Una veduta di piazza Sant’Ambrogio a metà degli anni ’30 durante la Fiera degli Oh Bej, Oh Bej.
La tradizione popolare vuole che la Fiera risalga al lontano 1288 e che il suo nome rimandi allo stupore e alla meraviglia della gente nell’ammirare gli oggetti di artigianato e ai dolciumi messi in mostra sulle bancarelle dai venditori.
La sagra invece risale al 1510 quando Papa Giulio II preoccupato per il sempre più forte distacco dei milanesi dalla Chiesa cattolica, ma soprattutto timoroso dei tanti moti di protesta che si alzavano contro la corruzione del clero, la simonia, le indulgenze e il nepotismo di cardinali, vescovi e papi, (che nel giro di due decenni portarono alla Riforma Protestante e allo scisma), mandò un suo emissario, Giannetto Castiglione, Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
La missione di Giannetto Castiglione era di far tornare i milanesi nelle chiese sempre più vuote e abbandonate e di stimolare il clero ambrosiano ormai quasi letargico e rassegnato. Milano dal 1480 circa non aveva un Vescovo residente!
Giunto in prossimità di Milano probabilmente mandò degli emissari a sondare il terreno, e questi scoprirono che proprio in quel giorno a Milano si celebrava solennemente l’elezione vescovile di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre 374.
Forse uno dei rari momenti di devozione religiosa da parte di tutta la cittadinanza.
Astutamente Giannetto mandò i suoi nel contado a comprare dolciumi e doni di ogni genere, poi fece ingresso nella città con il suo corteo di dignitari papalini. Si diresse verso il Broletto Nuovo, la nostra odierna piazza Mercanti, e lì distribuì i suoi doni e i suoi dolciumi ai bambini e ai giovani, come un munifico Babbo Natale in lieve anticipo.
Politicamente la mossa non funzionò, visto che il Papa rimase inviso a Milano per altri secoli e che le chiese restarono abbandonate ancora per alcuni decenni sino all’arrivo della peste nera del 1566-67 e del Cardinale San Carlo Borromeo.
Funzionò invece in termini di festeggiamenti per uno dei due Santi di Milano, Sant’Ambrogio.
Sino al 1886 la fiera rimase in piazza Mercanti, per approdare poi in piazza Sant’Ambrogio. Nel 2006 venne spostata nell’attuale sede di piazza Castello.
Tipico cibo della Fiera degli Oh Bej Oh Bej erano i firòn: castagne affumicate al forno, bagnate di vino bianco e infilate in lunghi spaghi.
Il nome della fiera pare derivi dalle esclamazioni di giubilo che i bambini facevano vedendo le bancarelle stracolme di dolci, giochi e cibo.
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Buongiorno bellissima foto vecchi ricordi dei firun❤️👍