Investimenti per 1,7 miliardi di euro in infrastrutture e mobilità sostenibile, incluso il rinnovo di parco bus e treni regionali “per aumentare l’offerta di trasporto urbano ecologico e digitale e un vasto programma di rigenerazione urbana attraverso riqualificazione di edilizia residenziale pubblica e programmi innovativi per aumentare la qualità abitativa”; un piano per la sanità (quasi 1,2 miliardi) per il “rafforzamento della medicina territoriale, con il consolidamento di case e ospedali di comunità e assistenza domiciliare”; una strategia “di digitalizzazione delle città e della pubblica amministrazione, per rendere quest’ultima un alleato nella vita digitale dei cittadini e delle imprese”. Questi i punti principali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per Milano e la Lombardia. Il Pnrr in chiave lombarda e milanese è stato presentato ieri al Piccolo Teatro Giorgio Strehler, nel corso della sesta tappa di “Italiadomani- Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Sul palco, gli interventi di Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, e Marco Leonardi, capo del DIPE della Presidenza del Consiglio. Insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala, presente la Vice Presidente e Assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti, Paola Ansuini, capo dell’Ufficio per la Comunicazione Istituzionale e le Relazione con i media della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Daniele Manca, vice Direttore del Corriere della Sera.
Per quanto riguarda la Lombardia, è stato spiegato, molti dei fondi del Piano sul capitolo infrastrutture e trasporti, sono già stati assegnati. Tra questi: 442 milioni per gli interventi tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (da PNRR); 64,6 milioni per il rinnovo dei treni per il trasporto pubblico locale (da PNRR) ; 6,1 milioni per le ferrovie storiche (da Piano complementare); 10,3 milioni per le cittadelle giudiziarie (da PNRR); 392,7 per gli interventi del Programma innovativo per la qualità dell’abitare (da PNRR); 60,9 milioni per il rinnovo degli autobus extraurbani (da Piano complementare a PNRR); 252,9 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica (da Piano complementare a PNRR); 79,4 milioni per interventi sulle linee ferroviarie regionali (da Piano complementare a PNRR e da risorse nazionali) ;13,6 milioni per la strategia nazionale delle aree interne (da Piano complementare a PNRR). A Milano in particolare i fondi del Piano verranno usati per progetti quali il tram tra Niguarda e Cascina Gobba (50 milioni) e Bausan-Villapizzone (36 milioni): la fornitura di 14 tram bidirezionali a servizio della linea 7 (52 milioni) e 10 nuovi filobus (8,8 milioni); e la creazione di una sede riservata per la linea circolare 90-91 da piazza Zavattari a piazza Stuparich (9 milioni).
Sul fronte della salute, le risorse per Milano e Lombardia arrivano dalla Missione 6 del Piano Nazionale. Secondo lo schema di decreto del riparto regionale dei fondi relativi al PNRR e al Piano complementare del Ministero della Salute, alla Lombardia spettano quasi 1,2 miliardi di euro per potenziare il sistema sanitario regionale. Di questi, quasi il 40 per cento andranno al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio grazie a un forte incremento dell’assistenza domiciliare e al potenziamento o creazione di strutture territoriali quali le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità: in Lombardia è prevista la creazione di 187 Case della Comunità e 60 Ospedali di Comunità (per questi ultimi lo standard nazionale stimato è di uno ogni 160.000 abitanti circa). È inoltre prevista la creazione di 101 Centri Operativi Territoriali (CoT) che coordineranno i servizi domiciliari (che comprenderanno telemedicina, domotica, digitalizzazione) con gli altri servizi sanitari e gli ospedali. I Piani operativi regionali e relativi actionplan devono essere perfezionati entro il 28 febbraio 2022 mentre l’assegnazione definitiva dei delle risorse è condizionata alla sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo da parte del Ministero della Salute e delle regioni entro e non oltre il 31 maggio 2022. Per la rigenerazione urbana, all’inizio di ottobre la Lombardia sono stati assegnati i fondi relativi ha ricevuto 392,7 milioni di euro relativi al Programma innovativo per la Qualità dell’Abitare (PinQua), una misura che riguarda la rigenerazione del tessuto socio-economico dei centri urbani e delle periferie, e 252,9 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica. A Milano, un progetto pilota finanziato con quasi 100 mln prevede interventi di riqualificazione e riorganizzazione dell’edilizia residenziale sociale e di rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri periferici dove più marcato è il disagio socioeconomico. Gli interventi riguarderanno in particolare i quartieri di San Siro, Inganni, Cardellino, Val Vabona, Corva, Lorenteggio, Giambellino, Primaticcio, San Cristoforo, Lodovico il Moro, Martinelli. Capitolo istruzione: a inizio dicembre sono stati ripartiti tra le regioni i fondi dei primi bandi PNRR del ministero dell’Istruzione, 5,2 miliardi di euro destinati alla costruzione di asili nido, scuole per l’infanzia, scuole innovative, mense e palestre. Alla Lombardia spettano circa 550 milioni, oltre la metà dei quali (240 milioni) per la costruzione di nuovi asili nido. Il resto dei fondi sarà investito in scuole dell’infanzia e scuole innovative (oltre 86 milioni ciascuna), in mense (37 milioni) e palestre (27 milioni). Oltre 68 milioni andranno infine alla riqualificazione degli edifici scolastici. Le candidature ai diversi bandi devono essere tutte trasmesse entro febbraio 2022. Il Pnrr dedica anche investimenti alle Città Metropolitane, in attuazione della linea progettuale “Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2” che individuano gli interventi finanziabili per investimenti in progetti relativi a Piani Urbani Integrati per un ammontare complessivo pari a circa 2,5 miliardi di euro per il periodo 2022-2026, nel limite massimo di 125,75 milioni di euro per l’anno 2022, di 125,75 milioni di euro per l’anno 2023, di 632,65 milioni di euro per l’anno 2024, di 855,12 milioni di euro per l’anno 2025 e di 754,52 milioni di euro per l’anno 2026. (Decreto Ministero dell’Interno del 6 dicembre 2021, in attesa di pubblicazione in Gazzetta). Il modello a può essere presentato solo da parte delle Città Metropolitane per interventi di valore non inferiore a 50 milioni di euro. I progetti devono essere trasmessi entro il 7 marzo 2022 e riguardare investimenti volti al miglioramento di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture. (mianews)
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