La riforma della sanità regionale, prevista dal Progetto di Legge 187, “si prefigge il rilancio dell’assistenza territoriale e riconosce alle farmacie il ruolo di presidio capillare al servizio del cittadino, con nuovi compiti e servizi di prossimità”. Lo evidenzia Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza, l’Associazione che riunisce 1.200 farmacie presenti sul territorio regionale, che oggi ha tenuto una conferenza stampa. “Nel 2022 – afferma la presidente di Federfarma Lombardia e Presidente Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza, Annarosa Racca – proseguiremo nell’iter di attuazione della farmacia dei servizi, garantendo a Regione Lombardia la nostra disponibilità a collaborare nell’azione di contrasto alla pandemia. Ci adopereremo per realizzare in concreto tutte le novità previste dalla riforma sanitaria, allo scopo di semplificare i percorsi diagnostico-terapeutici e avvicinare la sanità ai cittadini. Continueremo con professionalità a occuparci della dispensazione dei farmaci, la nostra mission principale, auspicando che presto ci venga affidata la distribuzione di tutti i medicinali, inclusi quelli innovativi, oggi erogati da ospedali e ATS”. Nel dettaglio, il Progetto di Legge 187 prevede che si intensifichi il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale anti-Covid, con l’obiettivo di arrivare presto a somministrare 5mila dosi al giorno. Il farmacista, inoltre, entrerà concretamente nella presa in carico dei pazienti cronici, come alleato strategico del medico di famiglia e dello specialista, monitorando l’aderenza alla terapia ed erogando le prestazioni previste dalla farmacia dei servizi. Infine, verranno estese in modo ancora più capillare le attività di telemedicina (holter pressorio e cardiaco, ECG, auto-spirometria). “Il testo della riforma sanitaria riconosce il valore e potenzia le competenze delle farmacie di comunità, consentendo una loro piena integrazione nel sistema lombardo delle cure primarie. Ci attende sicuramente una sfida importante, nel 2022: moltiplicheremo il nostro impegno per farvi fronte, lavorando come sempre a supporto del SSR e a fianco dei pazienti”, conclude Racca.
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