Una truffa all’Inps commessa da alcune associazioni sindacali della Cisl della Lombardia attraverso l’utilizzo indebito dell’”aspettativa sindacale non retribuita”. Ruota attorno a questo impianto accusatorio l’inchiesta della procura di Milano che ha portato al sequestro preventivo di 600 mila euro ad alcune sigle sindacali della Cisl attive in Lombardia. Nel mirino dei magistrati milanesi coordinati dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli sono finiti numerosi sindacalisti che prestavano servizio in via esclusiva per le associazioni sindacali ma che risultavano formalmente assunti in società dove non avrebbero mai lavorato. Un escamotage, sempre stando a quanto emerso dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, per consentire alle organizzazioni sindacali di appartenenza di beneficiare dello sgravio contributivo. I lavoratori che ricoprono cariche sindacali hanno infatti diritto di essere collocati in aspettativa non retribuita, percependo soltanto la retribuzione da parte del sindacato (e non dal datore di lavoro originario) e beneficiando anche della contribuzione figurativa. Al lavoratore in aspettativa sindacale vengono infatti riconosciuti dall’Inps i contributi pensionstici maturati senza nessun versamento in denaro da parte del datore di lavoro nè dal sindacato.
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