«Iniziamo col dire che i numeri reali non sono quelli che il sindaco ha portato in Consiglio comunale». Daniele Vincini, segretario milanese del sindacato Siulpl della polizia locale, fa le pulci al discorso che Beppe Sala ha tenuto in tema di sicurezza e vigili urbani in apertura del Consiglio comunale. Facendo notare che «assumendo 500 nuovi ghisa nei prossimi due anni, non si arriverà a un organico di 3.350 agenti, ma intorno ai 3.050-3.100, come ai tempi di Pisapia».
Perché quello di cui Sala non tiene conto sono le conseguenze della “obsolescenza” del corpo, da lui peraltro ammessa davanti ai consiglieri comunali, quando ha detto che «l’eta media della polizia locale si attesta sopra i 50 anni» (il ghisa coinvolto nello scontro coi tre aggressori di Bolzano l’altra notte ne aveva addirittura 61). «Questo, farà si che, stando ai ritmi registrati negli scorsi anni, da qui alla fine del 2023 andranno in pensione tra i 150 e i 160 vigili» spiega Vincini. «Per cui, considerando che oggi siamo poco più di 2.700, e non 2.900 come ha voluto lasciare intendere Sala, il calcolo è presto fatto. A noi, ovviamente, non può che rendere felici quanto ha annunciato oggi (lunedì, ndr) il sindaco, tuttavia occorre anche essere precisi e fornire numeri corretti, non “gonfiati”».
Con i suoi 33 anni di servizio in strada (oggi è in pensione), Vincini è una sorta di “libro” degli ultimi tre decenni della polizia locale milanese. E mette in guardia dal pensare che basti assumere 500 agenti per rendere Milano più sicura. «Fino a qualche anno fa – ricorda – c’erano bandi più 0 meno ogni due anni, con cui si mirava a rimpiazzare gli agenti che uscivano dal corpo per effetto, soprattutto, dei pensionamenti. Adesso, invece, buttare dentro 240 nuovi agenti un anno e 260 quello dopo, sarà un’operazione molto delicata, che richiederà grande attenzione all’addestramento e alla logistica. Parliamo di gente che non ha mai fatto questo lavoro. Di numeri enormi, che richiederanno un adeguato potenziamento del gruppo degli ufficiali, visto che noi, nonostante le ripetute richieste a riguardo, non abbiamo dei veri sottufficiali». Occorrerà poi investire in infrastrutture (uffici e comandi) e nella dotazione degli agenti, anche in termini di semplice vestiario: «Oggi – prosegue il segretario del Siulpl- riusciamo a malapena a sostituire il vestiario usurato. Ma l’equipaggiamento, parlo ad esempio di guanti 0 stivali, andrebbe aggiornato secondo quel che è più avanzato ed efficiente. E’ il caso, anche, del parco-moto, che è vetusto». Quanto, poi, all’impiego di quei 500 uomini, Vincini non ha dubbi: «Dovranno essere schierati tutti in strada e molti dovranno essere vigili di quartiere. Perché è solo facendosi vedere che si ottiene l’effetto deterrenza e si aumenta la percezione di sicurezza da parte dei cittadini». (fonte Libero)
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