La mattina dopo sono tutti i più grandi generali del giorno prima. D’altronde tutti dopo sapevano tutto prima. Questo vale anche per le elezioni del Presidente della Repubblica, come chiunque di voi avrà visto ieri. E l’accusa che continua a rimbalzare, falsa come una banconota da tre euro, è che l’elezione di Mattarella sia figlia del tradimento di Forza Italia. Questa calunnia va combattuta senza pietà: la verità non può essere disprezzata così. Tre sono gli episodi che ci vengono contestati e tre risposte vanno date. Per amore della Verità.
- Non avete votato nemmeno una dei vostri. Chiariamo due punti fondamentali: noi non abbiamo candidato la Presidente del Senato. L’ha candidata Salvini, con il dichiarato obiettivo di mandarla a schiantare, per analizzare quello che sarebbe restato e trarne auspici per il futuro. Una moderna versione dell’aruspicinio. Solo che, per quanto riguarda Forza Italia, a quanto mi risulta, la Seconda Carica dello Stato non è un pollo. E non è nemmeno qualcuno su cui si possa contarsi. Secondo, si è provato a far capire a tutte le parti in causa questa semplice considerazione. In tutti i modi. Fino all’ultimo momento. È finita come è finita. Per le colpe, citofonare a Salvini.
- Vi siete venduti al PD. Il PD non aveva alcun bisogno di noi per eleggere Mattarella, che era arrivato (con centinaia di astensioni) a toccare i 400 voti alla sesta chiama. Avessimo pure provato ad opporci, il Parlamento lo avrebbe eletto comunque alla settima. Di contro i candidati di Fratelli d’Italia non hanno mai superato le 150 preferenze. Di cosa stiamo parlando, esattamente? L’unica differenza è che, capita la volontà dei grandi elettori, qualcuno ne ha preso atto e ha fatto la volontà dei cittadini. E qualcun altro ne ha approfittato per prendere qualche punto in più nei sondaggi. Chi ha tradito non è chi ha fatto gli interessi della nazione, se non fosse chiaro.
- Avete sabotato anche l’ultimo tentativo di compromesso di Salvini. L’ultimo tentativo del Capitano era trasformarci nel Nicaragua, con il capo dei Servizi Segreti che diventa la prima carica dello Stato. Sì, lo abbiamo fermato. No, non è tradimento. Ancora una volta è solo servizio della Nazione.
A seguito delle infamanti accuse, infondate come visto, Giorgia Meloni ha dichiarato morto il centrodestra. Sarà. Io le dimissioni dei loro assessori e dei loro Governatori non le ho viste. Sarò distratto. Ma resta un dato di fatto: trent’anni non li cancelli con una intervista. Quindi, meno parole e accuse idiote e più lavoro. Ce lo chiedono i nostri elettori, ce lo chiede la realtà, ce lo chiede la Nazione.

Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
L’analisi fatta può essere corretta, ma da semplice elettore del centro-destra mi rimane comunque un profondo senso di sconforto. Sconforto perché come coalizione non siete riusciti ad essere uniti e coesi e non siete riusciti a far passare un candidato di peso e di vostra espressione. Che poi sia colpa della Lega, di Fratelli d’Italia o di Forza Italia poco mi importa: non siete stati compatti e avete perso. Bisogna ragionare come coalizione e non come partiti …. con la fine del proporzionale puro, pensavo che ci fossimo lasciati indietro gli anni del “penta partito”, ma purtroppo mi sembra che non sia così