Ancora una volta i vandali hanno colpito la casa natale di Alessandro Manzoni nella centralissima Via Visconti di Modrone.
Non c’è tregua per il vandalismo a Milano. Tra l’altro nelle più grandi metropoli occidentali il graffitismo si è incanalato o è stato indirizzato verso le remunerative forme di street art che alimentano gallerie e collezionisti privati, lasciando in pace immobili e spazi urbani.
A Milano invece pullulano le Tags e altri inqualificabili scritte che deturpano il patrimonio pubblico e privato e offrono una immagine di degrado della città.
Perché Milano va in controtendenza verso questo fenomeno vandalistico oramai spentosi altrove?
Perché qui nulla è stato fatto per riportare legalità e affrontare queste primordiali forme di vandalismo. Terminata l’amministrazione Moratti il Comune non ha più investito un euro per ripulire i palazzi pubblici né vi sono più agevolazioni fiscali o abbonamenti ridotti per chi vuole mantenere pulite le facciate degli edifici privati. È stato progressivamente smantellato il Nucleo dei Vigili per il Decoro Urbano che svolgeva indagini per colpire i gruppi o crew che agiscono di notte. Non parliamo poi di scritte a contenuto politico che centri sociali e cortei studenteschi disseminano come cavallette. E dire che non ci vuol molto a ricostruire sui social le gesta di queste bande di teppisti.
E soprattutto il danno di immagine alla città e al patrimonio è notevole: Atm spende 5 milioni di euro l’anno per ripulire treni e bus imbrattati, secondo Assoedilizia ci vorrebbero 80 milioni per ripulire tutte le facciate imbrattate.
Il solito lassismo delle anime belle che governano la nostra città e che giustificano ogni illegalità che ha trasformato Milano nell’ultima città martoriata da graffiti. Addirittura molte bande vengono dall’estero per imbrattare indisturbati o addirittura utilizzare facciate messe a disposizione dal Comune.
Ecco perché in questo clima di grande buonismo e comprensione culturale può capitare che vengano imbrattati il Duomo, la Scala o la casa del Manzoni, in pieno centro e senza che nessuna autorità senta il bisogno di affrontare il problema.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Vergogna…vergogna…vergogna. Milan è diventata la capitale del mondo, di scarabochi, scritte vandaliche, muri imbrattati. E FUORI CONTROLLO! I turisti americani che tornano in America da una visita in Italia sono delusi. Milano, tra quattro anni ospiterà le olimpiadi invernali dove visiteranno milioni di persone. Vedranno una città in decadenza. Che peccato! Non ho mai visto una nazione con così tanti graffiti e taggette in tutti i miei viaggi per lavoro o per piacere. Gli writers sono liberi di fare ciò che vogliono. Sembra che ci sia un’apatia tra i politici italiani per combattere questo problema. I turisti Americani che tornano dalle vacanze in Italia si lamentano dei graffiti e taggette che hanno disdegnato l’Italia. Ho letto che un’agenzia di tour operator in America ha cancellato il suo viaggio a Bari a causa di tutti i graffiti e taggette. Mi dice che i sindaci d’Italia non si preoccupano delle loro città, altrimenti pulivano i graffiti e taggette su monumenti, edifici e autostrade. È una disgrazia. Abusivi dappertutto! E sì che per lo più sono pubblicità abusive con tanto di nome e recapito telefonico. Perché il comune non dispone di multare questi vandali ? Ce un grande incivilta in Italia. Che peccato, avete distrutto la bellezza di Italia. L’Italia ha bisogno di politici competenti che guidino la loro città e il loro paese. Sono nato e cresciuto in America da genitori italiani e amo l’Italia così tanto che mi sono offerto volontario con Retake Roma per pulire le strade di Roma alcuni anni fa da tutta la spazzatura. Loro sono i veri patrioti italiani. La maggior parte di politici italiani parlano. Sono pagati un sacco di soldi, ma non fanno nulla per mantenere pulite le loro città. Il mio cuore si è spezzato nel vedere l’Italia in tale decadenza. Scusi per i miei errori in italiano. Grazie! Viva l’Italia libero da politici inetti.🇮🇹