MM: come sparare sulla Croce Rossa
Gli ascensori sono bloccati? Chiamassero la Croce Rossa. Questa risposta, come ci riporta Franco Vassallo, già delegato alla Casa del Municipio 7, sarebbe stata data dal dott. Corrado Bina, Direttore del Settore Casa di MM, durante la commissione Partecipate in seguito alla domanda del Consigliere di Milano Popolare Matteo Forte sul tema dei continui guasti degli ascensori.
“Abbiamo superato il ridicolo per scendere nel grottesco” dichiara Franco Vassallo “e purtroppo non se ne vede una via d’uscita. In questo momento bloccati in casa, prigionieri del Comune verrebbe da dire con una iperbole, ci sono interi nuclei familiari che non possono uscire per fare le visite mediche. Un esempio concreto: coppia di anziani. Lei operata ad entrambe le ginocchia. Lui cardiopatico e malato di tumore. Lei deve fare una visita medica urgente. MM promette di intervenire. Ovviamente non succede nulla. A questo punto parte il macabro show che fa parte della vita di questi poveri disgraziati: certo che chiamano la Croce Rossa. Che però non esce, se non c’è un disabile da portare fuori.
E qui non voglio certo colpevolizzarli: le risorse sono limitare, la città è grande, ci vogliono delle regole. E i volontari fanno già ben più del possibile. Disperati, i coniugi chiamano polizia e carabinieri. Che rispondono loro di chiamare MM. Ma MM non ci sente, al massimo, come risposto in commissione, rispondono di chiamare la Croce Rossa. È un circolo più diabolico che vizioso, in cui il Comune di Milano si rifiuta di prendersi le proprie responsabilità e scarica su enti terzi i problemi dettati da scelte poco lungimiranti. La prima delle quali è stata non lanciare un piano ascensori degno di questo nome.
La seconda è quella di mandare in commissione persone che credono che i problemi dell’amministrazione possano essere risolti da volontari. E che danno certe risposte a cuor leggero. Intento alla signora è saltata la visita e c’è da sperare che non gliela mettano in conto. In un paese che di burocrazia sta morendo, non ci sarebbe da stupirsene”.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Mah! queste persone oltre alle visite DEVONO anche mangiare credo! e chi li segue/gestisce? magari abitano al piano alto e non portano neanche la spesa a domicilio. I soldi ogni mese pero’ MM li prende e lascia persone anziane in questo stato. VERGOGNA!