E’ annunciato per venerdì, dalle ore 17, un presidio degli abitanti di via Bolla e del quartiere Gallaratese in piazza Città di Lombardia, davanti a Palazzo Lombardia, sede della Regione. La notizia del presidio circola sui social e, dopo l’incendio dei giorni scorsi nelle case popolari, e la polemica tra il sindaco Giuseppe Sala e il governatore Attilio Fontana sulla gestione delle case erp in capo ad Aler, arrivano le adesioni dei rappresentanti del Municipio 8. Fabio Galesi (PD) “Il carrozzone Aler lo conoscono anche i marziani”
Un presidio con una visione faziosa e acritica e ingenerosa dell’accaduto. Ieri su questa testata ha parlato l’assessore Mattinzoli (F.I), ora parla la Lega puntualizzando competenze e inadempienze di Sala: queste note per amore di chiarezza considerato che la grande stampa, con esclusione de Il Giornale, riporta esclusivamente la protervia e le dichiarazioni di Sala.
– In merito a quanto espresso dal Sindaco Sala su Regione Lombardia, la gestione di Aler Milano e i lavori di via Bolla sono intervenuti i Consiglieri regionali della Lega Silvia Scurati e Massimiliano Bastoni. “Il Sindaco Sala prima di attaccare Aler Milano e la Regione Lombardia su presunti ritardi per avviare i lavori di riqualificazione di via Bolla, dovrebbe parlare ed informarsi con i suoi uffici tecnici che seguono le regole urbanistiche di questa città. Milano ormai ha valori immobiliari in stile Dubai, dove una famiglia non può neanche permettersi il più economico affitto nel settore privato, grazie a campagne immobiliari e pubblicitarie promosse dall’Amministrazione comunale che hanno avuto il solo effetto di aumentare le disparità e le diseguaglianze sociali – prosegue Scurati. Infatti, al minimo problema, puntuali come un orologio svizzero il Sindaco e i suoi Consiglieri municipali partono all’attacco di Regione Lombardia dimenticando che l’iniziativa di via Bolla è stata rinviata per un anno perché il terreno su cui sorgono gli edifici risulta essere di proprietà del Comune di Milano. Aler ha solo il diritto di superficie”. “Questa situazione– ha purtroppo pregiudicato l’avvio dei lavori perché l’ufficio urbanistico del Comune ha avanzato pretese economiche di riscatto dell’area assolutamente fuori da tutte le logiche di mercato. Aler Milano non ha lo scopo di costruire case a libero mercato ma quello di demolire l’esistente e ricostruire case popolari per le famiglie indigenti. “Ma nonostante questo Aler e Regione Lombardia sono riusciti a recuperare circa 5.000 alloggi, solo negli ultimi tre anni. Questo è l’obiettivo di un’azienda seria come Aler, ma è molto complesso farlo con i continui ricatti e il fango lanciato contro la Regione da parte del Comune. Ricordo che Aler paga l’Imu al Comune di Milano, una tassa che non viene reinvestita da Palazzo Marino nel settore dell’edilizia pubblica, che si trova nell’ingrato compito di coprire le lacune dei servizi sociali comunali e mantenere appartamenti occupati e quindi non utilizzabili dagli aventi diritto. Peraltro MM, senza dover pagare l’IMU, presenta ad oggi molte più difficoltà rispetto ad Aler, con un bilancio previsionale 2022 molto al di sotto delle aspettative e dove non è chiaro affatto l’ammontare degli investimenti per il patrimonio immobiliare comunale. “Speriamo infine –che il Sindaco Sala e i suoi Consiglieri smettano di calunniare Regione Lombardia per coprire le proprie inefficienze, con l’augurio di un giusto segnale ai loro uffici per evitare speculazioni immobiliari su Aler”.
L’assessore De Corato osserva “A proposito delle occupazioni abusive negli alloggi di edilizia popolare, sin da inizio mandato continuo a ripetere che è necessario sgomberarli – dichiara De Corato -. La questione, oggi, invece, sembra essere utile a chi governa la città solo per organizzare l’ennesima manifestazione sotto la Regione, come quella prevista per venerdì 18 febbraio prossimo. Chissà: parteciperà anche Sala insieme al Pd e alla Roggiani?” “Ancora una volta, repetita iuvant, ricordo che Aler non ha una polizia propria, ma solo una ventina di ispettori, e che di conseguenza per gli sgomberi, tra l’altro più volte richiesti, dipende da Comune, Prefettura e Questura che hanno a disposizione vigili, carabinieri e polizia. Palazzo Marino, infatti, dispone della Polizia Locale che, ricordo nuovamente anche questo, con il centrodestra al governo della città operava in flagranza di reato: un apposito nucleo dei vigili interveniva nelle 48 ore successive all’occupazione sgomberando gli abusivi. Un nucleo tolto da Pisapia e mai più ripristinato da Sala. Il Sindaco sa che ci sono centinaia di alloggi anche MM occupati? Sarebbe interessante sapere quanti sgomberi ha effettuato la Polizia Locale di Milano da quando governa Sala. Quanti in alloggi MM e quanti in quelli Aler”. “Parlando di inerzia, si potrebbe dire che, oltre al fatto che è raro vedere i ‘ghisa’ in queste zone, il Comune, nel cui territorio sorgono le palazzine e i quartieri, non richiede né sollecita da parte della Prefettura e Questura un intervento per effettuare gli escomi degli abusivi nelle case Aler e non solo in via Bolla. Ma chi parla del degrado di San Siro, sa che diversi episodi di violenza, come una sparatoria e la rivolta contro le forze dell’ordine, si sono verificati proprio per mano degli ‘amici rapper’ di Sala? Così amici da essere ricevuti, due di loro, lo scorso anno a Palazzo Marino in pompa magna con foto ricordo”, conclude De Corato.
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