Niente più auto a Milano, mentre il Governo vara incentivi per l’industria automobilistica

Milano

In un’intervista al Corriere della Sera, l’assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano Elena Grandi ha dichiarato che la giunta intende lavorare con l’obbiettivo, entro il 2050, che in città non ci siano più auto private. Di nessun tipo, nemmeno quelle elettriche.

Contro questa ipotesi, anche se lontana nel tempo ma che prevede la prosecuzione della politica in corso di rendere sempre più difficile la vita agli automobilisti – accessi limitati e riduzione dei parcheggi in strada – molti hanno espresso perplessità se non addirittura dissenso, tra questi anche esperti di problemi di traffico e mobilità, non solo gli automobilisti che la sera vagano in cerca di un parcheggio.

Detto questo vorrei combinare un incontro tra Governo, che vara operazioni di sostegno all’industria automobilistica – un miliardo di incentivi all’anno – l’amministratore delegato di Stellantis Italia (FIAT) che sa bene che l’evoluzione delle auto elettriche farà perdere 70.000 posti di lavoro, e magari la nostra assessora.

Si mettano d’accordo e ci prospettino le loro strategie, ma soprattutto ne trovino una che metta d’accordo tutti e tre.

Ora una piccola nota di costume.

La pubblicità delle automobili occupa per circa un terzo lo spazio di tutta la pubblicità televisiva, e ovviamente un terzo dei ricavi.

Vediamo auto che percorrono spiagge incontaminate, sentieri di montagna e panorami lussureggianti o sfrecciano disinvolte in città deserte dove belle ragazze ammiccano. “Pubblicità progresso” ?

Forse è giunto il momento di obbligare ad incollare al parabrezza un adesivo con scritto “Nuoce gravemente alla salute”, come sulle sigarette!

(Arcipelago)

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