Stadio Meazza, conservarlo o distruggerlo definitivamente? Se ne parla ogni giorno e ogni giorno la fazione per la conservazione anche di San Siro aumenta, ma a prescindere dal merito ciò che è vergognoso è un Sala che passa da toni sprezzanti negando dibattiti pubblici a dichiarazioni da Napoleone “Alla fine decido io”. E il tempo passa e le Olimpiadi si avvicinano. La fazione Sì Meazza non ha perso tempo e ha depositato le firme per un referendum.
Per la cronaca Lorenzo Lipparini, radicale ed ex assessore alla Partecipazione di Palazzo Marino, tra i promotori delle due consultazioni pubbliche che interessano non solo il Meazza ma anche l’intera area di San Siro. dichiara: “E’ un fine settimana straordinario di mobilitazione per portare a casa un primo risultato: arrivare mercoledì prossimo a depositare in Comune oltre mille firme a favore di ognuno dei due quesiti referendari cittadini a difesa di San Siro, avviando la richiesta di ammissibilità”.
“Online sul sito partecipazione.comune.milano.it abbiamo già raccolto 900 firme autenticate tramite Spid, e ai banchetti ‘in presenza’ oltre un centinaio. Quindi le prime mille firme ci sono e tanto basterebbe ma ne vogliamo in più per avere un ‘cuscinetto’ di sicurezza. L’obiettivo è chiudere questa prima partita nel weekend. Ricordiamo che per indire i referendum servono 15mila firmatari a quesito ma queste prime 1200 firme raccolte servono per sottoporre i singoli quesiti al Comitato dei Garanti del Comune per poi ottenere il via libera alla raccolta delle altre 14mila”.
I banchetti in presenza, che vedono la partecipazione di molte delle organizzazioni aderenti, si terranno nei principali mercati cittadini e fuori dallo stadio dove in calendario ci sarà Inter-Sassuolo. Dalle 9 alle 12.30 di sabato i promotori saranno ai mercati in piazza Caneva, via Falck, via Valvassori Peroni e in piazza Miani, via Ippocrate e viale Umbria.” Sala per ora “tira dritto”, ma verrà il momento del redde rationem.