Già Milano è “occupata” da cantieri che si fermano per mesi, a volte per anni, intralciando il traffico e i normali movimenti dei milanesi, ma ora edile, pubblico e privato, rischia di fermarsi completamente trascinando con le sé le opere finanziate dal Pnrr. Una brutta storia che si somma all’inerzia e ai rallentamenti in atto. Oggi le imprese edili sono preoccupate: “Prezzi alle stelle e materiali introvabili”
A Il Giornale, Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, che parla di una «situazione insostenibile, che rischia di arrivare a un punto di non ritorno» alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni nelle ultime settimane, aggravate moltissimo dalla crisi ucraina.
«La situazione è allarmante e sta diventando insostenibile: oltre al caro prezzi, scarseggiano materiali e gli impianti di produzione che riforniscono i nostri cantieri stanno chiudendo – denuncia la presidente dell’associazione che riunisce le imprese edili delle provincie di Milano, Lodi, Monza e Brianza -. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Pnrr, anche per carenza di materie di prime, si fermeranno tutti. Ma altrettanto drammaticamente si fermerà la rigenerazione del territorio, perché il rischio di investimento nel mercato privato è insostenibile».
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