“Vendere una casa alla volta non può salvare Aler. Più studio il settore e più mi domando se nel 2050 ci saranno ancora case popolari a Milano. Mancano 30 anni e negli ultimi 30 son state vendute il 30% delle abitazioni popolari”. Lo dichiara l’assessore alla Casa e al Piano Quartieri Piefrancesco Maran, in merito all’asta pubblica di ieri indetta da Aler, l’azienda regionale per l’Edilizia Residenziale, per cedere 50 appartamenti del proprio patrimonio, di cui 43 in città. “Ogni mese (tranne agosto e dicembre che ci sono i ponti) c’è un’asta e tra un mese un’altra asta riguarderà 62 appartamenti di cui 40 in città. Dall’inizio del 2021 son già stati venduti 334 appartamenti da Aler Milano, di questi 263 erano in città. – spiega Maran – Queste aste hanno generato quasi 50 milioni di incassi, necessari a salvare il bilancio. Ad oggi vendere è per Aler l’unica strategia per puntare al pareggio di bilancio, è uno dei motivi per cui riteniamo necessario un cambio di strategia, proponendo a Regione Lombardia anche di valutare una partecipazione diretta del Comune per trovare una formula che dia prospettiva al settore casa”.
“C’è chi come l’assessore Maran fa di tutto con le sue provocazioni per tirarmi dentro nelle polemiche, che a me proprio non interessano. Noto questa continua critica negativa nei confronti di Aler e allora comincio a chiedermi se un simile atteggiamento non denoti una certa insicurezza o se non sia un modus operandi per sviare l’attenzione dalle oggettive criticità di MM. Sarebbe poi onesto intellettualmente ammettere le diversità di condizioni dei due gestori. – prosegue Mattinzoli – Aler per il suo Dna, per la sua storia è sicuramente all’altezza del ruolo che ricopre. MM in termini di bilancio e di personale effettivo è molto più avvantaggiato anche grazie all’Imu pagato da Aler e dai contributi per la morosità erogati da Regione. Poi mi sembra strano che si chieda collaborazione per un’eventuale cogestione del patrimonio pubblico a un eventuale ‘socio’ continuamente giudicato incompetente e inefficiente. Quale sarebbe quindi il vantaggio della continua richiesta da parte del Comune. Chiariamo. Per Regione Lombardia, l’assessorato alla Casa e Aler la cosa importante è innalzare la qualità della vita di chi vive nei quartieri popolari attraverso per esempio i progetti di rigenerazione, la cura verso le fasce più deboli sempre in aumento. Progetti su cui stiamo lavorando come a San Siro, dove abbiamo fatto partire piani di vigilanza, di mix abitativo, socio educativi e socio sanitari, oltre alla presenza di nuovi custodi. Siamo consapevoli che la situazione sia oggi ancora più complicata per la pandemia e per la crisi internazionale in atto. Ma noi lavoriamo”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845