L’Italia non si qualifica per il Mondiale perché battuta dalla Macedonia del Nord. La sconfitta di Palermo per 0-1 diventa di diritto la peggior onta della Nazionale Italiana. Fino ad oggi si ricordava come brutta figura la sconfitta con la Corea del Sud nel 1966, ma almeno lì eravamo arrivati a giocare la fase finale. Solo nel 1958 e nel 2018 l’Italia non aveva partecipato alla fase finale dei Mondiali.
La sconfitta nella semifinale degli spareggi è stata una sorpresa generale: si nutrivano dubbi sulla capacità di battere il Portogallo ma non sulla possibilità di liquidare la Macedonia del Nord, una nazionale che occupa il n 62 nel ranking mondiale e il cui capitano, Ristosky, ha navigato nella serie B e C italiana.
L’Italia di Mancini ha avuto una sterile supremazia a metà campo per 90 minuti ma non ha creato grandissime occasioni da goal, se si eccettua un tiro debolissimo di Bernardi su passaggio errato del portiere macedone. Gli azzurri hanno palesato i problemi in attacco che ci hanno portato a non vincere il girone (piuttosto facile) di qualificazione. È vero che mancavano Chiesa, Spinazzola, Locatelli, Di Lorenzo e Bonucci ma si è visto poco. A centrocampo Jorgino (che ha sulla coscienza 2 rigori sbagliati nel girone) e Barella apparivano già spompati nelle loro squadre di club e ieri sera sono stati veramente poco lucidi e assenti in zona tiro. Emerson Palmieri non ha fatto un cross e ha giocato solo passaggi indietro. Insigne è stato veramente fumoso nei suoi ricami, mentre si sono salvati Verratti, Berardi, Florenzi e Bastoni.
L’errore di Mancini è stato quello di insistere su uno schema con una sola punta, in una partita da vincere a tutti i costi e con avversari chiusi dietro. Per di più Immobile non è un centravanti di sfondamento e non ha mai ricevuto cross. Qualcosa si è visto con l’ingresso di Raspadori verso la fine, ma l’Italia è una squadra senza attaccanti di valore, con ali che non crossano e centrocampisti che non sanno entrare in area e segnare.
Alla fine con l’unico tiro in porta della partita al 91 Traikosky ha beffato gli azzurri.
L’Italia paga un campionato che dà poco spazio a giovani italiani e che non produce più talenti davanti. Abbiamo vinto l’Europeo grazie a un po’ di fortuna e a 3 lotterie dei rigori, mentre a Palermo la fortuna ci ha voltato le spalle e punito oltre i nostri demeriti.
Con un gioco così sterile e spuntato, comunque, anche se fossimo passati ai supplementari o ai rigori, difficilmente avremmo battuto il Portogallo.
Per la seconda volta consecutiva gli italiani dovranno guardare i mondiali senza poter tifare per la nazionale azzurra.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845