Ad una settimana dall’inchiesta di Vittorio Brumotti per Striscia La Notizia sullo spaccio di droga in pieno centro a Milano, Andrea Gandini, l’artista romano del legno, scolpisce come fa da anni a Roma un tronco morto abbandonato nell’area di Porta Venezia. L’opera non è stata commissionata, è stato un intervento voluto dall’artista come dono alla città. Gandini, classe 1997, infatti, è ormai celebre per le sue azioni urbane nel territorio capitolino. Va ad intervenire sui tronchi degli alberi abbattuti – abbandonati sui marciapiedi o nei parchi -, li intaglia e li restituisce metamorfizzati. Ha realizzato più di 60 sculture a Roma per il progetto in progress Troncomorto e ha ora deciso di approdare in una delle zone, a suo parere, più controverse di Milano. Gandini spiega ad Artribune: “Il mio messaggio è che l’arte può fiorire anche nei luoghi pubblici più inaspettati. Spesso gli alberi e i loro scarti vengono considerati alla stregua di spazzatura, invece penso siano una ricchezza che deve essere sfruttata”. La nuova scultura, la prima creata dall’artista a Milano, si trova tra due binari del tram. Nell’opera, la figura che emerge dalla superficie, appena abbozzata, pare affacciarsi da una finestra per sbirciare cosa accade in città. È un muto testimone dotato di coraggio, stupito dinanzi alle disuguaglianze sociali. Vuole evidenziare il contrasto tra due aspetti della zona: da una parte, il degrado – lo spaccio e i clochard che dormono sulle panchine -, dall’altra, la ricchezza e la centralità – i palazzi di fronte all’area verde con appartamenti da un milione di euro
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