Negoziato a Istanbul: non è una fumata bianca ma si tratta
Le posizioni di Ucraina e Russia si sono ammorbidite, ed entrambe le parti hanno fatto notevoli passi avanti, tra concessioni e reciproci allentamenti di tensione. Alle parole sono quindi seguiti i fatti. Da Mosca è arrivato l’ok per una riduzione “radicale” dell’attività militare nelle regioni ucraine di Kiev e Chernihiv. …Per arrivare a questo punto l’Ucraina ha smussato diversi angoli. Una delle proposte avanzate da Kiev prevede consultazioni “per un periodo di 15 anni” sullo status della Crimea e durante questo tempo Ucraina e Russia “non useranno le armi”. Il capo della delegazione ucraina, David Arakhmia, ha spiegato che se il sistema di garanzie per la sicurezza dell’Ucraina, proposto alla Russia, dovesse “funzionare”, il governo di Kiev accetterebbe lo status di “neutralità”. In altre parole, Mosca sarebbe pronta a consentire all’Ucraina di far parte dell’Unione europea, ma il governo ucraino dovrebbe però tenersi ben lontano dalla Nato. In cambio riceverebbe garanzie sulla sicurezza simili al famigerato articolo 5 del Patto Atlantico. “Sono stati raggiunti un consenso e un’intesa comune su alcune questioni”, ha annunciato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu. I colloqui con la Russia, ha fatto sapere la delegazione ucraina, continueranno nelle prossime ore.
Usa, “Mosca ha iniziato ritiro vicino Kiev
Secondo la Cnn, che cita due funzionari americani, la Russia sta iniziando a ritirare le sue forze dalle vicinanze di Kiev. Sarebbe in atto un grande cambio di strategia. Secondo gli Stati Uniti, i movimenti già osservati non sono un aggiustamento di breve termine, ma una mossa di lungo termine
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