Zona Maciachini: con una Biblioteca condominiale in una casa Aler si combatte l’illegalità

Milano

I condomini in zona Maciachini si sono ribellati alla malavita e nel piano terra, dove si spacciava, hanno creato un luogo di cultura. E a chi minaccia la loro quiete rispondono con fiori e libri. Il racconto è di Libero ed è esempio innovativo, partito dall’esperienza e dalla volontà.

Un ottimo progetto nato grazie alla firma di un Patto di collaborazione tra Aler Milano e il Comitato Inquilini e ora la Biblioteca è stata riconosciuta dal Comune e fa parte a pieno titolo del circuito delle biblioteche. Una risposta alla malavita, allo spaccio che i residenti hanno dato istituendo un Comitato per la legalità che nel 2020 ha inaugurato una biblioteca condominiale, proprio al pianterreno di quello stabile, sottratto definitivamente allo spaccio. Il quotidiano descrive “Hanno montato ante e scaffali, hanno sostituito le partite di droga con i libri. La Biblioteca e stata battezzata “Falcone e Borsellino”, in onore dei due giudici morti per combattere la mafia. Perché anche quella dei condomini è una battaglia, neppure così piccola, contro l’illegalità, Una battaglia quotidiana: a chi brucia una pianta, loro rispondono piantando un’aiuola, a chi minaccia, loro rispondono con la cultura e i libri.”

 «In due anni siamo arrivati a raccogliere 5mila libri che oggi sono consultabili in biblioteca», racconta Luciano Vacca, responsabile della Biblioteca «Anche qui ci sono venuti in soccorso i cittadini che hanno acquistato scaffali e ripiani da Ikea regalandoli alla Biblioteca condominiale», spiega. Mano a mano sono diventati sempre più esperti nel catalogare i libri e oggi è un gioiello con  libri di storia, di letteratura, di diritto. La lotta contro la “cricca” della stabile, è una lotta ogni giorno. «Sono quelli che contrastano ogni iniziativa migliorativa e deturpano il condominio. Quelli che si oppongono alla biblioteca, alla cultura e alla bellezza. Vogliono che ci sia il degrado nella stabile dove loro stessi vivono», spiega Luciano Vacca

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