Classificazione acustica, quindi si allungano i tempi; ma l’urgenza delle proteste dei cittadini dove è finita?

Milano

Dopo quasi dieci dall’ultima classificazione acustica del territorio, l’iniziativa del Comune di aggiornarla, significa che Sala nel primo mandato non si è mai posto il problema e che le numerose lettere di protesta dei cittadini per i rumori, i party abusivi, i bivacchi nelle piazze tattiche fino a notte fonda, erano considerate carta straccia.

E sembra che oggi ci sia una grande corsa a tappare i buchi di inefficienza degli ultimi anni. Viene, infatti, avviato, con l’approvazione della relativa delibera da parte della Giunta, l’iter per l’aggiornamento della Classificazione acustica del territorio del Comune di Milano. Lo fa sapere palazzo Marino. Un aggiornamento necessario – il precedente risaliva al 2013 – a seguito delle trasformazioni urbane avvenute in questi anni come la dismissione e riconversione di aree industriali, la realizzazione di nuovi parchi e giardini, nuovi insediamenti residenziali nonché le modifiche del tessuto commerciale, dei servizi e delle infrastrutture di trasporto pubblico e privato.

E siamo sempre nel campo delle promesse, delle intenzioni, mentre il rumore s’incendia ed è insopportabile in alcune precise zone della città, note a tutti.

 “Il Comune ha annunciato di aver avviato l’iter per l’aggiornamento della Classificazione acustica del territorio del Comune di Milano. In pratica, verranno mappate le zone della città e le attività per individuare dove sono riscontrabili livelli di rumorosità ambientale superiori ai valori limite. Questo annuncio mi sembra davvero comico. Invece di pensare a nuovi studi e teorie, agli assessori del Comune di Milano basterebbe andare nelle zone della movida la sera. Lo spettacolo che avrebbero davanti sarebbe molto eloquente: schiamazzi e urla di ubriachi, balordi, risse, gente che balla per strada con musica a tutto volume”. Lo dichiara l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia e dirigente FDI Riccardo De Corato.

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