Con quasi 30 ritratti la rockstar canadese, già firmatario del calendario Pirelli 2022, ci porta oltre l’obiettivo e vicino ad altrettante star
E se i ricchi e famosi, da quelli tormentati a quelli più adorati, non fossero che persone? Come spiegarsi altrimenti i ritratti che riempiono Leica Galerie, a cento metri dal Duomo di Milano, dedicati ad alcune delle personalità più in vista del mondo della musica, dello spettacolo e della moda? Se appaiono familiari, i motivi potrebbero essere due: dietro i soggetti, la mano che li riprende è niente meno che quella della rockstar Bryan Adams. È dedicata al popolarissimo cantautore canadese classe 1959 – affermatosi negli ultimi decenni come fotografo fino a diventare firmatario dell’ultimo Calendario Pirelli – la mostra Exposed, curata da Anke Dagenhard e Denis Curti, che presenta al 28 ritratti di grande formato in bianco e nero e a colori tratti dall’omonima collezione del 2012. Difficile non riconoscere Amy Winehouse e Sir Ben Kingsley, i leggendari Kate Moss a Mick Jagger, oppure ancora Pink, Mickey Rourke, Michael Jackson, e tanti altri. Alcuni istituzionali, altri intimi, tristi o pieni di complicità, i ritratti di Adams ci mostrano uno spaccato delle relazioni e delle personalità dietro lo scintillio dei riflettori. Assieme ai soggetti, sembra comparire negli scatti anche l’autore, come riflesso nelle loro espressioni familiari, colmando la distanza rappresentata dall’obiettivo e giocando con i cliché che circondano le celebrity: molti di questi sono dopotutto amici e conoscenti di lunga data dello stesso Adams, una condizione che lo ha portato con gli anni a diventare il fotografo doc delle star (regina Elisabetta compresa) e l’autore dietro campagne pubblicitarie di colossi automobilistici e del lusso. Non che sia stato solo questo: tra le diverse pubblicazioni fotografiche realizzate dagli anni Novanta a oggi – celebre l’American Women con gli abiti di Calvin Klein – il rocker e fotografo ha co-fondato la rivista berlinese Zoo Magazine, realizzato servizi di ogni tipologia per decine di riviste prestigiose e documentato la guerra in Iraq e le condizioni delle persone senzatetto. (fonte Artribune)
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