Sigaretta elettronica vs sigaretta normale: confrontiamo i loro effetti sulla nostra salute
Il tabagismo, a causa dei suoi effetti collaterali, provoca ogni anno più di 8 milioni di morti in tutto il mondo.
Si tratta di un dato più che allarmante. Tuttavia, proprio grazie al suo forte impatto, riesce a dare l’input giusto anche ai fumatori più incalliti per cercare di smettere di fumare.
Quando si cerca di abbandonare il vizio del tabacco, quasi sempre iniziano a sorgere una serie di dubbi, tra i quali alcuni dei più frequenti sono sicuramente questi: “La sigaretta elettronica può essere una valida alternativa al tabacco? È meno dannosa di quella tradizionale? Aiuta davvero a smettere di fumare?”.
In questo articolo esamineremo i vari aspetti della faccenda: capiremo in che modo una scelta variegata di liquidi per sigaretta elettronica possa dare realmente una mano ad abbandonare il tabacco e i danni correlati al suo consumo e cercheremo anche di capire se l’uso della e-cigarette sia realmente privo di rischi.
Differenza tra sigaretta analogica ed e-cigarette: cosa cambia davvero?
Per capire se le sigarette elettroniche sono realmente meno dannose rispetto alle sigarette classiche occorre partire dal loro funzionamento.
Sappiamo che le sigarette analogiche producono fumo grazie al processo di combustione del tabacco. Non tutti sanno, però, che, mentre il tabacco brucia, oltre alla nicotina vengono sprigionate tante altre sostanze nocive come: monossido di carbonio, acido cianidrico, benzene, cadmio, arsenico, toluene, ammoniaca, catrame, cianuro di idrogeno, metilammina, ecc.
Ecco perché – come sottolineato anche nel portale del Ministero della Salute – il tabagismo è causa di ben 27 malattie fumo-correlate.
Le sigarette elettroniche, invece, vaporizzano gli e-liquid mediante l’utilizzo dell’elettricità. Sostanzialmente, la resistenza della e-cigarette riscalda i liquidi svapo finché non si trasformano in vapore senza avvalersi del processo di combustione.
Ma allora le sigarette elettroniche sono del tutto sicure?
No, non possiamo dire che l’uso delle e-cig sia completamente privo di rischi.
Tuttavia possiamo affermare che il vapore prodotto dalle e-cigarette sembri essere meno dannoso rispetto al fumo di tabacco bruciato in quanto non espone l’organismo alle numerose sostanze tossiche prodotte dalla combustione (sono circa quattromila).
La sigaretta elettronica aiuta a liberarsi dal vizio delle ‘bionde’?
Chiarito questo punto, cerchiamo di capire in che modo la sigaretta elettronica può essere un valido alleato nella lotta contro il tabagismo.
È risaputo che smettere di fumare sia molto complicato. Da una parte c’è la dipendenza da nicotina, la più difficile da superare, dall’altra ci sono l’abitudine alla gestualità e la passione per il gusto del tabacco.
Passando allo svapo – preferibilmente sotto la supervisione di un medico – è possibile abbandonare i rischi del fumo, limitando al minimo il manifestarsi degli effetti collaterali della dipendenza.
La maggior parte dei fallimenti di chi cerca di smettere di fumare, infatti, deriva proprio da questi ultimi.
Quando si sospende improvvisamente l’assunzione di nicotina, gli effetti dell’astinenza a questa sostanza iniziano a manifestarsi già dopo due giorni dall’ultima sigaretta, per poi durare fino a circa tre settimane. Se questi sintomi sono particolarmente intensi, portano l’ex fumatore a tornare sui propri passi, vanificando tutti gli sforzi iniziali.
Chi abbandona la sigaretta analogica per passare a quella elettronica, invece, non è costretto a mettere da parte le proprie abitudini in modo brusco (ci riferiamo sia alla ‘pausa sigaretta’ sia al gesto di portare le ‘bionde’ alle labbra), ma soprattutto non è costretto a sospendere totalmente l’assunzione di nicotina da un momento all’altro.
Ti stai chiedendo in che modo?
Grazie alla vasta scelta di e-liquid è possibile iniziare a svaparne uno contenente un dosaggio di nicotina simile a quello che si stava assumendo con le sigarette analogiche, per poi diminuire gradualmente la dose di questa sostanza fino ad arrivare a eliminarla del tutto.
E, ancora, è possibile svapare i liquidi tabaccosi che più si avvicinano al gusto delle sigarette classiche che si era soliti fumare (ci sono i tabaccosi simili alle sigarette ‘light’, quelli che ricordano le sigarette ‘rosse’, e così via).
In seguito invece, dopo la fase più delicata, si può sperimentare l’esperienza di vaping provando tanti altri aromi, come quelli fruttati, i cremosi, ecc.
In conclusione
In base ai dati raccolti finora, pare che la sigaretta elettronica possa essere considerata meno dannosa della sigaretta analogica. E non solo, se utilizzata in modo responsabile, può aiutare gli ex fumatori a liberarsi dalla dipendenza da nicotina e a vivere il momento della ‘disintossicazione’ in modo meno traumatico.
Tra le altre cose, bisogna anche considerare che il vapore della e-cigarette non è dannoso per gli altri come il fumo passivo e che non si impregna negli indumenti e negli ambienti.
Naturalmente, per evitare di correre rischi per la propria salute, se si passa allo svapo è importante acquistare solo e-cigarette e liquidi svapo di qualità presso store affidabili (come Terpy), ed evitare in modo assoluto i prodotti di dubbia provenienza o privi di certificazioni.
Detto ciò, è importante ricordare che il modo migliore per prendersi cura di sé è smettere di fumare o svapare in modo definitivo. Per questo, anche l’utilizzo della e-cigarette dovrebbe essere considerato solo come una pratica temporanea e non dovrebbe diventare un ‘vizio’.
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