Arriva in libreria il 12 maggio, in prima edizione italiana, con la prefazione di Walter Veltroni e un intervento di Michael Walzer ‘ I Discorsi di Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine’ pubblicato da Chiarelettere.
Una testimonianza coraggiosa e un contributo per riflettere in cui, giorno dopo giorno, il presidente dell’Ucraina racconta la guerra sul campo, la distruzione nelle città, l’avanzata dei russi e la risposta risoluta degli ucraini.
Dal momento in cui l’esercito della Federazione Russa ha invaso l’Ucraina, il presidente Zelensky si è imposto all’attenzione del mondo come il simbolo della Resistenza di un intero popolo. Come testimonia anche uno dei primi discorsi di questo libro, il giorno dopo l’inizio dei bombardamenti Zelensky rifiuta la proposta di fuga avanzata dagli americani, in quel momento evidentemente convinti di una guerra lampo e della disfatta immediata dell’esercito ucraino: “Si dice che avrei lasciato Kyiv. Io invece rimango nella capitale, rimango con la mia gente. Anche la mia famiglia è in Ucraina, i miei figli sono in Ucraina”. Il libro, a cura di Massimiliano Melley, è il racconto del conflitto che sta devastando l’Ucraina e terrorizzando tutti noi che temiamo il rischio di una Terza guerra mondiale e di un attacco atomico. Nella prefazione Walter Veltroni contestualizza i 33 discorsi del presidente ucraino e offre una lettura in merito ai valori in campo nel conflitto: “Invadendo una libera nazione e costringendo milioni di esseri umani a lasciare la loro vita non si voleva, da parte di Putin, solo annettere un territorio, inseguendo la nostalgia della Grande Russia. Si voleva anche dire al mondo che le regole della convivenza sono saltate, che le parole e la diplomazia non contano nulla, che è la forza, solo la forza, la regolatrice delle relazioni internazionali, che è la logica delle armi la matita che ora disegna i confini. E, soprattutto, che la libertà e la democrazia sono utensili novecenteschi ai quali il nuovo millennio deve sostituire l’autocrazia”.
Conclude il libro un intervento di Michael Walzer, uno dei più autorevoli intellettuali contemporanei, professore emerito all’Institute for Advanced Study di Princeton, filosofo che si è occupato lungamente del tema della guerra e dell’importanza di una sua giustificazione dal punto di vista morale, proponendo una revisione della teoria della “guerra giusta”, nota e discussa in ambito accademico, che può offrire spunti alla discussione pubblica: “La guerra russa è stata quasi universalmente condanðnata, con ‘spiegazioni’ che valgono invece come una giustificazione e che sono arrivate da tre tipologie di soggetti: i realisti politici che credono nelle sfere di influenza e vogliono riconoscere alla Russia una propria sfera; la destra che ammira i leader autoritari e considera Putin uno di loro; e, infine, persone di sinistra che sono certe che gli Stati Uniti e la Nato siano sempre i ‘cattivi’ della situazione.
I tre gruppi hanno questo in comune: non stanno analizzando con abbastanza impegno la realtà di questa guerra”.
I discorsi di Zelensky sono pubblicati su licenza Creative CommonsAttribution 4.0 International (CC BY 4.0). Ufficio di Presidenza dell’Ucraina (www.president.gov.ua). Nei giorni scorsi il governo ucraino ha istituito un fondo tramite il quale è possibile contribuire alla ricostruzione del Paese, a cominciare dalle sue infrastrutture distrutte: una quota dei proventi del libro sarà destinata a questo fondo.
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