Toni Capuozzo “Putin non è un giocatore di scacchi. È un judoka e la sua principale strategia è quella di sfruttare gli errori dell’avversario. Trasforma l’energia di attacco dell’avversario a suo favore. Sta dunque aspettando i nostri errori. Se dovesse dire: io da domani ordino il cessate il fuoco, prendo Azovstal con la fame e non sparo più un colpo lascerebbe la responsabilità di sparare i colpi per riprendere il Donbass all’Ucraina, mettendola così in grande imbarazzo. Può anche essere che dichiari la guerra totale, ma credo che sfrutterà la debolezza degli avversari.” (Il Giornale)
Massimo Cacciari “Da par suo, il filosofo ribadisce che “sono contro quest’invasione, i russi dovrebbero ritirarsi”. Quindi, una profezia ‘funesta’ sul futuro di Vladimir Putin una volta che il conflitto sarà terminato: “Credo che alla fine della guerra Putin pagherà un prezzo salato per l’errore che ha commesso. L’interesse europeo è una pace giusta attraverso trattative”, rimarca. Infine, chiamato a dire la sua sull’andamento del conflitto, Cacciari alza metaforicamente le mani e spiega che “l’uomo normale ha a che fare soltanto con propagande, non con analisi strategico-militari che dicano come sta andando il conflitto. La Russia si è impantanata in modo orribile e mi pare a un passo da una ritirata controllata”, conclude Cacciari.” (Libero)
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