Un grattacielo per uffici di 22 piani (più quattro interrati) sarà costruito al posto dell’ex Hotel Michelangelo di piazza Luigi di Savoia, utilizzato durante la pandemia per la quarantena dei malati Covid. Lo realizzerà entro il 2026 il gruppo immobiliare Finleonardo, con un investimento di 90 milioni di euro, oltre a 4,2 milioni di opere per riqualificare la piazza, a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Il progetto, battezzato Mi.C, è opera dello studio Park associati e prevede una torre alta 94 metri in grado di ospitare uffici per 2.000 persone. A livello strada è previsto un riordino della viabilità, una maggiore pedonalizzazione, la realizzazione di una velostazione e la messa a dimora di nuovi alberi. Il rinnovamento di piazza Luigi di Savoia, ha sottolineato l’assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, sarà un nuovo tassello della riqualificazione in corso degli spazi che gravitano intorno alla stazione Centrale. Si aggiungerà così al nuovo parcheggio da 450 posti appena inaugurato, al recupero in corso degli ex depositi ferroviari di via Sammartini, al Giardino delle bambine e dei bambini di tutto il mondo, al Mercato Centrale e alla riqualificazione di piazza Duca d’Aosta. “Questo intervento dimostra il grande fermento che c’è ancora a Milano nonostante le grandi difficoltà, Milano non si ferma” ha osservato Tancredi.
“L’interscambio trasversale tra passato, presente e futuro fa di MI.C un progetto coraggioso che punta a rigenerare la polarità urbana della Stazione Centrale. Una torre ad uffici che si specchia nel grattacielo Pirelli e che guarda alla storia della città che fu, reinterpretando il carattere e trasportandola verso ciò che verrà” ha detto il progettista Michele Rossi. Per il project manager di Finleonardo, Diego Imperiale, l’edificio che è stato il simbolo del periodo più drammatico della pandemia a Milano sarà sostituito dal “simbolo della rinascita di Milano. La nuova Torre Mi.C sarà un edificio all’avanguardia, di ultima generazione, green, sostenibile, perfettamente inserito nel contesto urbano, in linea con gli obiettivi di conversione ecologica e di risparmio energetico italiani ed europei, e collegato a un progetto di riqualificazione di un’area che è una delle porte d’accesso della città”. I lavori di demolizione dell’ex albergo cominceranno presto e “un’impatto senz’altro lo avranno”, ha avvertito Tancredi, considerando che si tratta di una zona densamente popolata della città. I disagi saranno però contenuti dall’impiego delle migliori tecnologie disponibili per mitigare soprattutto l’impatto sonoro. Subito dopo comincerà la costruzione del nuovo edificio. Quanto ai 100 ex dipendenti del Michelangelo la proprietà ha fatto sapere che per l’80% sono stati ricollocati, mentre per i rimanenti il percorso verso un nuovo impiego si concluderà a breve.
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