Secondo gli ultimi dati dell’Automobile Club di Milano, il 70 per cento di chi guida il monopattino non usa il casco. Circa 1.200 le telefonate alle ambulanze, con quasi il 50 per cento di fratture agli arti inferiori.
Non c’è paragone con gli altri capoluoghi d’Italia. Milano è la città in cui si verificano in assoluto più incidenti in monopattino: dal 2020 i casi sono stati circa duecento (178). Seconda Roma, con soli 70, e terza Torino con 66. Un distacco notevole, che fa sì che si sia ritornati a parlare di regole sulla strada e dell’istituzione di misure ad hoc per il mezzo a due ruote. L’occasione, stavolta, sono stati i dati diffusi dall’Automobile Club Milano, che ha indagato più a fondo su quella che è una nuova abitudine dei milanesi. Perché qui il monopattino è così apprezzato? Secondo quest’ultimo report, nella maggior parte dei casi il motivo è “non andare a piedi”, il 56 per cento lo fa “per risparmiare tempo”, il 48 “per fare un viaggio più facile” e il 45 per cento “per divertimento”. Il 70 per cento dichiara di non usare il casco e il 52 per cento di essersi trovato in situazioni di pericolo con le auto.
I dati degli ospedali
A Milano solo il servizio sharing può contare su una flotta di 5.250 monopattini, con 8.609 noleggi giornalieri che durano 12 minuti per percorrere un tragitto di circa un chilometro e mezzo di media. Da maggio 2020 a maggio 2022 ci sono state 1.208 telefonate alle ambulanze per incidenti in monopattino: di questi, nel 46 per cento dei casi si trattava di fratture agli arti superiori, e nel 29 per cento dei casi fratture agli arti inferiori. Al Niguarda sono stati riscontrati traumi cranici nel 38 per cento dei casi (i feriti erano tutti senza casco), contusioni scheletriche nel 35 per cento dei casi e toraciche o addominali per il 27 per cento.
La proposta di legge
Per questo motivo, già da questo febbraio il Consiglio regionale lombardo ha approvato, con 40 voti favorevoli, 11 contrari (Movimento 5 Stelle e +Europa Radicali) e 13 astenuti (Pd), una proposta di legge al Parlamento che suggerisce di modificare le norme stabilite dal governo ed entrate in vigore lo scorso mese di novembre sull’utilizzo dei monopattini. Questo disegno prevede l’obbligo di copertura assicurativa, la frequenza ad un corso di abilitazione per i conducenti minorenni, l’obbligatorietà del casco anche per i maggiorenni e il marchio CE per ogni monopattino circolante. L’Automobile Club intanto chiede anche di introdurre una targhetta di identificazione per monopattini; la patente di guida per tutti i conducenti o l’attestazione di frequenza di un corso di formazione tenuto in centri autorizzati; l’inserimento nella formazione scolastica di moduli sul corretto uso dei monopattini elettrici e sanzioni certe.
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