Gli impatti ambientali e sociali del treno in Lombardia nel 2021, seppur in un anno ancora tormentato dalla pandemia, hanno raggiunto un valore complessivo positivo pari a 1,86 miliardi di euro, mezzo miliardo in più rispetto al 2020. La cifra, presentata nel Bilancio di sostenibilità 2021 di Trenord, considera oltre ai ricavi anche le esternalità prodotte a livello economico, sociale e ambientale dall’azienda ferroviaria lombarda, che nell’ultimo anno ha trasportato 116,3 milioni di passeggeri, 24 in più rispetto al 2020, evitando oltre 2,2 miliardi di km di viaggi in auto. La quantificazione si basa sul modello “True Value”, sviluppato da Kpmg, che valuta gli impatti economici generati dal servizio ferroviario verso persone, istituzioni e sistema delle imprese del territorio. Ai benefici ambientali, che comprendono le emissioni evitate grazie al treno, ma anche aspetti come la riduzione dei consumi idrici in depositi e uffici, si aggiungono quelli sociali ed economici derivati dalla disponibilità del servizio ferroviario. Per esempio, il True Value traduce in valore economico l’indotto generato nelle località turistiche dai visitatori giunti in treno, la ricchezza distribuita a dipendenti e fornitori, le ore di formazione erogata. Complessivamente, è stato calcolato che gli impatti sociali generati da Trenord valgono 1 miliardo e 69 milioni di euro. In questo calcolo, l’elemento più rilevante è costituito dalla disponibilità capillare per i passeggeri del servizio di trasporto, che “pesa” per 479 milioni di euro. Pur ancora lontani dai numeri pre Covid che registravano fino a 820mila viaggiatori al giorno, nel secondo anno di pandemia, i viaggi quotidiani in treno hanno sfiorato i 400mila. Nei primi 5 mesi del 2022 si stanno raggiungendo i 600mila.
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