Benvengano dal governo 500mila euro per chiudere il campo rom di Vaiano Valle

Milano

Benvenga l’intervento del Governo, ma fino ad ora i rom di Vaiano Valle hanno goduto di impunità, quasi non esistessero anche se nucleo di malaffare e abusivismo. Spiega Il Giornale “Cinquecentomila euro, è quanto ammonta lo stanziamento del Governo per il post sgombero del campo rom abusivo di Vaiano Valle, all’estrema periferia sud della città, al Vigentino. La giunta di Palazzo Marino ieri ha licenziato le linee guida del progetto di sgombero dell’accampamento abusivo, che lo scorso novembre è stato oggetto di un blitz delle forze dell’ordine per la combustione illecita di rifiuti. Negli ultimi anni, infatti, il piccolo borgo rurale è diventata una sorta di discarica abusiva, con tanto di traffici illeciti di rifiuti, raccolta, stoccaggio, smaltimento. Sono almeno quattro gli episodi rilevati dalla Polizia locale nel corso di tre mesi di sorveglianza del campo lo scorso autunno. Lo scorso luglio invece due ragazzini del campo erano stati denunciati a piede libero per concorso in rapina.” La Giunta pare decisa ad avviare gli sgomberi per favorire gli interventi di ripristino previsti per l’area, sgomberi che si inseriranno nel contesto di un protocollo operativo condiviso con la Prefettura, la Regione Lombardia e Aler Milano. Prosegue il quotidiano “Il Comune ha presentato al Ministero dell’Interno, mediante la Prefettura, un’ipotesi progettuale relativa all’accoglienza dei nuclei fragili (che vedono, ad esempio, la presenza di minori) insediati senza titolo nell’area, ottenendo un finanziamento di 515mila euro finalizzato ad avviare un percorso di sostegno sociale ed educativo al termine del quale le famiglie possano ritrovare un’autonomia abitativa e sociale.”

Un report parla di 23 i nuclei familiari che risiedono nell’area e 37 sono i fabbricati abusivi e inutilizzati. Nelle intenzioni “Il Comune procederà a individuare, tramite una procedura a evidenza pubblica, un soggetto che possa gestire questo accompagnamento definendo dei percorsi individuali per ciascun nucleo in stato di necessità.”

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