E con la 188esima telecamera il cerchio si chiude

Milano

Dopo quattro anni e 15 milioni di euro d’investimento – costi di gestione esclusi – con l’installazione della telecamera numero 188, come le altre capace di produrre automaticamente le multe, la recinzione di Milano è stata ultimata. Ora, con il monitoraggio completato degli ingressi di quella che, con toni da possidente terriero, l’amministrazione definisce orgogliosamente la «Ztl più grande d’Italia», ai milanesi non resta altro che beneficiare dei miglioramenti qualitativi dell’aria che respirano, motivazione primaria del progetto imposto alla città e lanciato con il nome di Area B. Miglioramenti, fin qui, non pervenuti, a differenza delle iniquità prodotte sui bisogni di mobilità personale e dei disagi arrecati con l’azione più deflagrante della guerra dichiarata alle automobili da Palazzo Marino. Una “operazione speciale” senza pari in Italia, supportata da strategie dirompenti e già approvate, come quelle contenute nel Piano aria e clima. Nel comunicare una raffica di dati impalpabili su questi primi quattro anni di Area B (li produce l’Amat, quindi il Comune stesso), si aggiunge che, a oggi, in città entrerebbero ancora 400 mila veicoli al giorno. Meno di un quarto di questi sarebbe soggetto alle limitazioni previste dal dispositivo (secondo il calendario varato, una quota destinata dunque a una veloce estinzione), mentre le auto elettriche e ibride plug-in – alla base dei piani immaginati dai paladini di un’eco-politica portata avanti a spese della cittadinanza – gravitano ancora e mestamente attorno all’1%. Un andamento inevitabile, visti i costi delle vetture di sostituzione, la mortificante assenza di progetti locali per la diffusione delle colonnine necessarie per poterle ricaricare (soltanto una manciata quelle installate dalle multiutility controllate dal Comune), le incrementate difficoltà socio-economiche del periodo che viviamo e quelle burocratico-condominiali che s’incontrano per installare una wallbox privata. L’unica novità, insomma, è che da ottobre l’Area B “cepperà” per sempre le ruote anche a vetture uscite dalle concessionarie fino al 2014 come le Euro 5 a gasolio. Queste, come le omologazioni diesel precedenti, non potranno più circolare dalle 7.30 alle 19.30 dei giorni feriali, perché ritenute “inquinanti”, sulla base di non si capisce quale esame scientifico eseguito sui loro scarichi. Anche le scatole nere del programma MoVe-In della Regione Lombardia, che, pur facendo storpiare il naso agli uffici della mobilità meneghina, regalano un bonus chilometrico a chi le monta (2.000 km all’anno nel caso delle Euro 5 diesel), difficilmente solleveranno i loro titolari da un imminente appiedamento o dall’obbligo oneroso di sostituzione della vettura. Perché, come confermato dagli uffici regionali (tel. 800- 318318, info.movein@ ariaspa.it), i chilometri di bonus sono calcolati all’interno dell’intero territorio dei 570 comuni lombardi che hanno aderito alle “limitazioni del traffico per fini ambientali”. Per sapere quali siano e capire così se il bonus chilometrico concesso sarà sufficiente per soddisfare le proprie esigenze di mobilità personale – cosa altamente improbabile – occorre digitare aria.regione. lombardia.it, quindi cliccare su “misure permanenti” e poi su “progetto MoVe-In”. Per quanto riguarda le altre vetture messe nel mirino delle “telecamere multanti” (soltanto quest’anno, consentiranno al cassiere comunale di raccogliere dai 5 A L’area dei Comuni lombardi aderenti alle «limitazioni del traffico a fini ambientali», una scatola nera del programma MoVe-In e, in basso, la promozione dell’iniziativa ai 6 milioni di euro), fino al 30 settembre 2024 le Euro 2 a benzina dotate di scatola nera potranno percorrere 600 chilometri all’anno, 1.800 le diesel Euro 4. L’adesione a MoVe-In potrà essere effettuata online a partire dall’inizio di settembre, al prezzo di 50 euro il primo anno (installazione della scatola nera compresa), di 20 euro quelli successivi. Aderendo, però, si rinuncia, anche alle deroghe minime previste, costituite da 50, 25 o cinque ingressi liberi ogni anno all’Area B, accordati in base all’anzianità del veicolo.

Fabrizio Formenti (Quattroruote)

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