Non contiene solo buon senso, ma anche le dinamiche del mercato, l’improvvisazione senza analisi, il poco rispetto per le fasce deboli, la lettera aperta che Enrico Marcora su Libero ha inviato a Sala. “…ascolta le categorie ed evita di fare brutte figure nell’interesse dei cittadini milanesi!”
Scrive “Avere Sala sindaco di Milano è una fortuna per le opposizioni, molto meno per i cittadini. In queste ultime settimane dal Comune di Milano sono state pubblicate due delibere (quegli atti amministrativi che indicano la volontà del Sindaco e della sua maggioranza di prendere una decisione per la città) alquanto significative: la prima sull’area ex Expo e la seconda sulla vendita dei diritti volumetrici. Ovviamente il Sindaco purtroppo non si dedica ad approfondire i temi e ho il timore che la sua maggioranza non colga l’importanza degli argomenti che affronta in consiglio.
Vediamo di cosa si tratta. La prima sull’area ex Expo: area Mind è I’area dove si è svolta la manifestazione di Expo e oggi vive un processo di riconversione a zona di sviluppo tecnologico, aggiudicata in concessione ad un gruppo australiano; il Comune di Milano con la delibera in questione inizia un percorso di autorizzazioni per togliere l’area da un vincolo idrogeologico di esondazioni. Mi spiego: per molti anni su questa area esisteva un vincolo, a causa delle esondazioni dei corsi d’acqua, per cui era vietata la permanenza di persone ai piani seminterrati e interrati e in prossimità dei corsi d’ acqua ed anche la edificabilità. Ecco, con un colpo di bacchetta questa scompare! E vabbè, facciamo finta che si fossero sbagliati in passato a porre il vincolo! Ma il vero tema è che l’operatore privato australiano, che ha la concessione dei terreni, si trova gratuitamente migliaia di metri quadri non utilizzabili precedentemente ma oggi, dopo l’eliminazione del vincolo, ben vendibili o affittabili. Nasce spontanea una domanda: visto il beneficio per l’operatore australiano, non sarebbe corretto chiedergli un importo anche importante, considerata la necessità di risorse per il Comune, magari per ristrutturare le case popolari o per aiutare i pensionati in difficolta? Quante cose che si potrebbero fare per i cittadini milanesi con nuove risorse!
La seconda delibera riguarda i diritti volumetrici: il Comune è proprietario dei “diritti volumetrici” che danno la possibilità di edificare in varie zone della città. Li mette in vendita a prezzi che variano in base alle zone di Milano, da 4.424 euro al mq in centro a 696 euro al metro in periferia. Gli operatori pagano, il Comune incassa e chiuso. Insomma fa cassa sulle aree dei cittadini. Ma così si da fuoco alle polveri del rialzo dei prezzi immobiliari. Ovviamente non sono d’accordo su questa impostazione! Un comune deve seguire l’interesse dei cittadini più bisognosi! Soprattutto quando un sindaco invoca “case a prezzi più moderati”! Un’ipotesi dovrebbe essere quella di vendere i diritti ad un quarto dei valori indicati, impegnando l’operatore che compra a costruire e assegnare a un prezzo di vendita convenzionato. In questo modo si farebbero case a prezzi bassi in tutte le zone della città, dando alloggi a giovani coppie o dipendenti pubblici o forze dell’ordine in ogni quartiere. E le case in centro dovrebbero rimanere di proprietà del Comune e magari essere assegnate in affitto a chi lavora in centro a prezzi calmierati. Si sancirebbe che le zone centrali possono essere abitate anche da persone meno abbienti. Addirittura la delibera di Sala contraddice la socialità che dovrebbe perseguire una giunta di centrosinistra. Invece il centro solo per i più abbienti conferma l’immagine di un PD partito della zone ZTL. Caro Sala studia le tue delibere. Parla con la tua maggioranza (che ormai diserta anche i consigli facendo cadere il numero legale!), ascolta le categorie ed evita di fare brutte figure nell’interesse dei cittadini milanesi!”
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