Maxirissa in via Bolla: il PD azzanna la Regione. Mattinzoli (F.I) De Corato (FdI) Forte (MP) contro le accuse di Rozza e Roggiani (PD)

Milano

Una maxi-rissa è scoppiata alla sera del 10 giugno  tra gli inquilini in via Bolla a Milano. Avvenuta all’altezza del civico 40, ha coinvolto una sessantina di persone. Ovvero gli occupanti degli alloggi di residenza popolare di quella via. Le persone si sarebbero riversate in strada verso le 21.30, armate anche di bastoni. Barbara, una residente di via Bolla ha dichiarato: «I rom che abitano abusivamente negli alloggi popolari e nei camper sotto lo stabile hanno iniziato a sgommare con le auto nel piazzale». La donna ha continuato: «Ci siamo spaventati e siamo scesi a vedere cosa stava succedendo». A quel punto è scoppiata la rissa.

Bilancio: Tre cittadini romeni, una donna e due minorenni, sono stati portati in codice giallo presso l’ospedale San Carlo, tra questi anche un bimbo di due anni che non presenta traumi evidenti.

 “Il recentissimo episodio della maxirissa di via Bolla, ma anche i disordini di Peschiera riportati con ampio risalto sui media nazionali, impongono una urgente e pragmatica riflessione sui provvedimenti da adottare per evitare il ripetersi di situazioni che generano preoccupazione e disagio tra i cittadini”. Così Alessandro Mattinzoli, assessore alla Casa e Housing sociale di Regione Lombardia.
“Il rispetto della legalità è infatti la condizione indispensabile per assicurare la civile convivenza e sono convinto che, a fronte a situazioni d’emergenza, sia necessario programmare anche risposte eccezionali – afferma -. E’ infatti assolutamente prioritario garantire la tranquillità delle persone e delle famiglie nelle loro abitazioni e nella loro vita quotidiana, la sicurezza di chi lavora e di chi viaggia sui treni e dei nostri giovani che li usano, ad esempio, per recarsi a scuola o all’università. Non è possibile rassegnarsi all’idea di anziani che hanno paura a uscir di casa, se non per poche ore, perché al ritorno rischiano di trovarla abusivamente occupata con la forza e quindi non sanno più dove andare; o di nuclei familiari e persone che vedono sfumare i risparmi di una vita per il progressivo degrado del contesto in cui si trova l’alloggio acquistato con mille sacrifici.
A questo punto, nel dare il massimo sostegno alle Forze dell’Ordine, peraltro oberate da infinite attività e richieste di intervento, valutiamo pure la possibilità, nei casi più estremi, di ricorrere all’ausilio dei militari dell’Esercito, come avvenuto in passato, per contribuire presidiare i punti e i luoghi a maggior rischio.
Legalità e sicurezza in primo luogo quindi, anche per non vanificare tutti gli sforzi che come Regione Lombardia stiamo facendo e incentivando a fare verso la rigenerazione urbana e l’efficientamento energetico delle città e dei paesi lombardi, creando i servizi di prossimità sanitari a favore delle nostre comunità per arrivare fino all’attivazione di momenti di formazione. Siamo naturalmente disponibili ad assumere nuove responsabilità favore dei nostri concittadini, purché ci vengano assegnate le risorse e riconosciute le competenze, ora in capo al Governo centrale. Anche queste situazioni fanno peraltro emergere la necessità di una maggiore autonomia e possibilità di intervento in capo alla Regione. Il nostro impegno su tutti questi temi resta e resterà massimo”.

 “I fatti avvenuti in via Bolla sono la conferma di una situazione di degrado che si protrae da tempo e per la quale bisogna intervenire subito. L’80% di chi abita nelle case di via Bolla è composto da abusivi rom di origine bosniaca e dell’Est! I rom abusivi negli alloggi Aler vanno sgomberati e mandati via a “nomadare”, non a chiedere case alle istituzioni”: lo afferma Riccardo De Corato, assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, commentando la maxirissa avvenuta in via Bolla sabato sera.
“Questi nomadi sono abusivi due volte: la prima per l’alloggio, la seconda perché si allacciano ai contatori elettrici dei residenti regolari, persone perbene che si trovano a dover pagare la corrente anche per questi personaggi. Abusivi che, oltretutto, nella maggior parte dei casi percepiscono persino il reddito di cittadinanza! La polizia locale dovrebbe fare come faceva quando il centrodestra governava Milano e intervenire nelle 48 ore dall’occupazione abusiva, evitando la necessità di avviare iter giudiziari più lunghi e di certo meno efficaci- aggiunge De Corato -. Sono inoltre d’accordo con l’assessore Mattinzoli sulla necessità di un presidio di militari nella zona di via Bolla e nelle altre zone difficili di Milano come chiedo da tempo con le petizioni di FDI che organizzo in città e online”.
“Trovo, inoltre, incredibili le accuse del Pd e della consigliera Rozza quando è proprio la giunta di centrosinistra del Comune di Milano a sostenere con sostanziose risorse la comunità rom: la Giunta Sala ha stanziato 2 milioni e 850 mila euro in nome di un’integrazione che, come dimostrano i fatti, non interessa a chi vive nell’illegalità e porta avanti i suoi loschi affari occupando abusivamente alloggi pubblici o vivendo senza regole all’interno dei campi -regolari e abusivi – che circondano Milano. Ricordo anche che ci sono persino 22 villette abusive abitate da nomadi nel Parco sud e il Comune di Milano non interviene“, conclude De Corato.

 “È un po’ squallida la strumentalizzazione da parte di Roggiani del Pd della vicenda di via Bolla, che vede in ospedale una donna e due minorenni, di cui uno di due anni”, dichiara il capogruppo di Milano Popolare a Palazzo Marino, Matteo Forte. “Come se con MM non ci fossero caseggiati che sono vere e proprie bombe ad orologeria. I guasti agli impianti antiincendio, gli ascensori fuori uso che intrappolano per mesi anziani e disabili nei loro appartamenti, le occupazioni abusive, la mancanza di interventi dei servizi sociali per consentire gli sgomberi, la cronica assenza di servizi che rendono quei caseggiati sempre più veri e propri dormitori: tutto questo è il triste comune denominatore dei palazzi di edilizia popolare. Siano essi a gestione regionale che comunale. Non c’è nessuno esente da colpe e per questo dovremmo solo tutti chiedere scusa alle migliaia di persone che vivono in quei quartieri e rimboccarci le maniche una volta per tutte. Utilizzare da una parte Aler come una clava per colpire politicamente la Regione, purtroppo svela solo gli intenti all’origine della volontà di separarsi del Comune per conferire le case di sua proprietà ad una società di ingegneri” conclude Forte.

-Silvia Roggiani (PD) ha detto “Via Bolla è una polveriera e la responsabilità è solo di Regione Lombardia. Figlio di una situazione che denunciamo da anni, quanto accaduto ieri sera in via Bolla è inaccettabile e intollerabile. L’ennesimo sfregio a un quartiere che, in vari momenti, ha tentato di rialzarsi senza successo a causa delle politiche miopi e fondate solo su slogan della destra in Regione. In quegli stabili Aler serve un intervento tempestivo e coordinato. Comune e Municipio ci sono, la Regione dov’è? Purtroppo, viene da pensare che la destra nel suo non governare la situazione ci tragga vantaggio, soffiando sui problemi, attraverso la solita e insensata retorica del declino della città. Loro governano.”. Così la segretaria metropolitana del PD milanese Silvia Roggiani in merito alla maxi rissa avvenuta nel corso della maxirissa in via Bolla.

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