Hanno superato la soglia dei 260mila (262.608 per l’esattezza) i visitatori che nei sei giorni di fiera hanno visirato la 60esima edizione del Salone del Mobile Milano. Un numero lontano dalle 386mila dell’ultima edizione pre-Covid del 2019 o dalle 434mila dell’anno prima ma che rappresenta “un successo internazionale” per la presidente Maria Porro che a chiusura della fiera esprime “grande soddisfazione per aver superato le attese. Le presenze – ha detto – rappresentano un risultato eccezionale per il quale abbiamo lavorato tanto”. In questa edizione l’assenza di russi e di cinesi ha pesato – nel 2019, contavano più di 42.000 presenze – ma gli arrivi da altri Paesi, come Corea e India, ha sorpreso gli stessi organizzatori. A decretare il respiro internazionale della manifestazione la presenza su 2.175 brand espositori di un 27% esteri, visitatori provenienti da 173 Paesi, e buyer e operatori di settore per il 61% in arrivo da Paesi stranieri. Senza contare la presenza della stampa con oltre 3.500 giornalisti accreditati da tutto il mondo. Tutto questo per il capoluogo lombardo ha significato “un successo al di là delle previsioni -come ha detto in un post sui social in sindaco, Giuseppe Sala – con 400.000 visitatori a Milano in una settimana”.
“Abbiamo sperimentato il grande entusiasmo di ritrovare clienti e stakeholder dopo tre anni e due mesi dalla chiusura dell’ultimo Salone del Mobile. Tanti gli ordini, apertura a nuovi mercati e consolidamento di quelli tradizionali: il Salone ha confermato di essere una formula vincente da cui non si può prescindere”, ha commentato il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin, parlando a nome di una filiera che raccoglie 70mila imprese, con 294mila addetti, che generano un fatturato di quasi 50 miliardi di euro. “La casa intelligente, il rinnovo dei materiali, l’intreccio fra tradizione e innovazione puntando alla sostenibilità intesa sempre più come leva competitiva, sono stati la dimostrazione pratica di quanto le imprese abbiano continuato a investire in questi anni seppur così difficili, senza mai smettere di guardare al futuro con ottimismo. L’andamento del mercato – sottolinea Feltrin – è ancora estremamente dinamico e in salute come evidenziano le rilevazioni di FederlegnoArredo, nonostante le incognite dovute allo scenario internazionale ci costringano a essere cauti, soprattutto volgendo lo sguardo al prossimo autunno. Destano preoccupazione il tema del costo dell’energia, la difficoltà di reperimento delle materie prime, che sta diventando il tallone d’Achille della ripresa, e l’erosione del potere d’acquisto che potrebbe rallentare la domanda di un mercato ancora effervescente”. La prossima edizione a Milano tornerà ad essere in aprile, dal 18 al 23, la settimana successiva a quella di Pasqua.
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