Ricordate? Dopo una lunga querelle il Comune si riprese i barconi e ora vengono dati con l’accettazione della migliore offerta ‘simbolica’ di cento euro omnicomprensivi, i quattro barconi della movida del Naviglio Pavese sono stati ceduti a un azienda di Rovigo che li rimuoverà dal parcheggio Atm di Trenno dove sono depositati dal 2018 dopo un lungo contenzioso legale tra gli esercenti che utilizzano i natanti di ferro come bar, ristoranti e location per musica dal vivo e il Comune che considerava abusiva la loro ubicazione nelle acque demaniali e ne dispose la rimozione, cosa che avvenne a spese dell’Amministrazione. Lo stabilisce una determina dell’Area Patrimonio Immobiliare che chiude parzialmente una vicenda che si trascina da anni ed è caratterizzata da una serie di tentativi andati deserti per la cessione dei barconi: ai tempi i legittimi proprietari ebbero 30 giorni per rivendicare il possesso e riprendersi i beni trasportati a Trenno ma, siccome ciò non avvenne, il Comune pubblicò tre avvisi pubblici, uno nel 2018 e due nel 2019, per ‘la raccolta di manifestazioni d’interesse in funzione della vendita dei quattro barconi’. Il primo fu libero di indicazioni economiche, il secondo stabilì che ogni barcone valesse 10mila euro e il terzo determinò il valore in 5mila.
Nessuno si fece avanti ed ora i natanti in ferro, mediamente lunghi 25 metri e larghi 5, sono appunto ceduti per cento ‘simbolici’ euro a un’azienda di Rovigo che, oltre a barconi, si prenderà anche le scaffalature in ferro contenute nei sotterranei degli uffici comunali di via Larga 12, in quanto ‘vetuste e non rispondenti alle attuali norme sulla sicurezza nei luoghi di Lavoro’. Nella determina si legge ‘a oggi sussiste la necessità dell’Amministrazione comunale di liberare quanto prima e senza oneri il parcheggio comunale dall’occupazione dei barconi’. L’area parcheggio fu realizzata per Expo ed è poi stata utilizzata come ‘drive through’ per i tamponi Covid: nelle intenzioni future del Comune li sarà rimontata la tensostruttura dell’ex PalaSharp utilizzata dalla comunità islamica per la preghiera. Per quanto riguarda infine il contenzioso tra Comune ed esercenti che utilizzano i barconi, giusto venerdì scorso la Giunta ha approvato la delibera con la quale si costituisce ‘avanti il Tribunale di Milano e negli eventuali successivi gradi di giudizio per resistere al ricorso proposto dal Ristorante delle Mole s.a.s. e Alande s.r.l. avverso l’atto di riscossione esecutivo con il quale è stato intimato il pagamento in solido della somma di 58.588 euro a titolo di indennità di occupazione dello spazio acqueo occupato con barconi sul tratto del Naviglio Pavese – Zona Portuale della Darsena per l’anno 2017’.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845