E finalmente è stato approvato in Consiglio comunale il bilancio di previsione 2022-24 con il compatto voto contrario delle opposizioni. Un bilancio d’emergenza, si sa, su cui si è dovuti correre ai ripari con l’utilizzo di 145milioni di avanzo di cassa 2021 e la cui approvazione in Aula ha visto l’assenza della Giunta comunale, fatta eccezione dell’assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare Emmanuel Conte. Un’assenza pesante che la dice lunga su quanto sia ancora critico. Un’assenza notata anche ed evidenziata dal capogruppo del Partito Democratico Filippo Barberis.
Durante le dichiarazioni di voto il centrodestra compatto rileva “forti mancanze” fondamentali che riguardano: politiche per la l’abitazione, la famiglia, gli anziani, gli studenti, l’efficientamento energetico, la mobilità e la sicurezza. Alessandro Verri della Lega osserva durante il suo intervento «I dati riguardo la popolazione milanese sono in netto calo, le persone scappano dalla città e Milano è troppo cara. Le coppie decidono di non fare figli per mancanza di servizi: molti bambini sono rimasti esclusi dai centri estivi o dalle graduatorie per gli asili comunali. Ci sono sempre meno servizi anche per gli anziani». Il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo ha sottolineato come: «quando la coperta è corta bisogna agire per priorità massime, non sventagliare contributi a destra e a manca tentando di non scontentare nessuno. Si è riusciti a destinare i fondi per la riapertura dei Navigli e per le iniziative municipali dell’Anpi escludendo completamente le politiche per le famiglie. Inoltre, questo bilancio si regge sulle multe. Dove si troveranno i fondi quando tra, qualche anno, le auto diminuiranno nettamente?». «Ci aspettavamo incentivi per accompagnare i milanesi nella sostituzione delle vetture. Ricardiamo che nel 2035 non potranno circolare auto diesel e benzina. Avevamo chiesto, inoltre, più sicurezza: ne avvertiamo l’urgente necessita durante tutti gli weekend caratterizzati dalla movida» ,ha detto il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico. Un bilancio insomma per tappare i buchi di interesse per Sala.
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