Una grande lezione ai partiti dai candidati che si sono distinti

Attualità

I politici sono le persone meno disposte ad accettare lezioni e le più indifferenti a imparare da quelle impartite dalla storia e dalla cronaca. Ma se il centrodestra aveva bisogno dell’identikit del buon candidato, queste elezioni amministrative glielo stanno offrendo su un vassoio d’argento. Come non vedere quanto agli elettori piaccia un buon amministratore, più innamorato dei marciapiedi della sua città che delle poltrone nei salotti tivù, vicino ai cittadini e lontano dalle beghe di partito. Soprattutto fermo nelle decisioni, ma senza mai cadere nell’arroganza del potere. La storia o pugno di ferro in guanto di velluto che ha guidato l’azione dei sindaci di Sesto san Giovanni Roberto Di Stefano e di Monza Dario Allevi. Perché se il primo aveva fatto un’impresa nel sottrarre alla sinistra per la prima volta nella storia repubblicana la rossissima Stalingrado d’Italia, ora ha fatto un miracolo andando addirittura  a un soffio dalla vittoria al primo turno. Con una stratosferica lista personale oltre il 30per cento. Segno che pur in un ambiente ostile, un buon amministratore più interessato al bene dei suoi elettori che agli ordini dei partiti, può capovolgere consuetudini elettorali e furori ideologici. Dimostrando come un’incessante attività rivolta a garantire la sicurezza nelle strade e a risanare i conti del Comune alla fine paghi. Così come evidentemente ha pagato la ferma opposizione di Di Stefano a far costruire quella che nei progetti degli islamici e col permesso del centrosinistra dovrebbe diventare la più grande moschea del Nord Italia. Altrettanto sono le qualità di buon amministratore mostrate da un uomo d’esperienza e dal passato  fermo come Allevi a Monza. E, infatti, senza molte incertezze è arrivato a un soffio dallo sfondare la barriera del 50 percento in una piazza non facile. E benissimo a Magenta è andato anche un ex sindaco come Luca Del Gobbo che evidentemente ai suoi cittadini ha lasciato un gran ricordo (guardare anche qui i numeri della sua lista). La schema è chiaro: il centrodestra unito. Come chiaro è anche il modello del serio amministratore da candidare, per esempio Attilio Fontana in Regione. Il centrodestra rifletta. E agisca.

Giannino della Frattina (Il Giornale)

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