Una delle società riconducibili a Pietro Paolo Portolesi, 53enne presunto affiliato alla ‘ndrangheta finito ai domiciliari in un’inchiesta della Dia e della Dda di Milano che ha portato anche a un sequestro da 5,5 milioni, si sarebbe infiltrata come “sito di conferimento delle macerie” nei lavori “oggi in corso di esecuzione all’interno del cantiere per la realizzazione (anche) del villaggio olimpico per i Giochi invernali dell’anno 2026”, ossia per le “opere connesse alla riqualificazione dello scalo ferroviario di Milano-Porta Romana”. (ANSA)
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