La violenza nelle vite da rapper continua: che fa Sala dopo le promesse?

Milano

Vite da rapper che equivale nella maggior parte dei casi a rapine, furti, aggressioni. Vite di rabbia, di estremo disagio, di irrazionale voglia di potere. Non vorrei entrare nelle polemiche che un anno fa stigmatizzavano l’opportunità o meno di riceverne due a Palazzo Marino “Ma questo è ciò che fa un sindaco: ci prova, cerca di comprendere il malessere, non si gira dall’altra parte. Continuerò a provarci e a stare al fianco di chi crede che una possibilità vada data a tutti”. Così parlava Sala che, a quanto pare, ha abbandonato il tema.

NeimaEzza e Baby Gang

Il disagio giovanile non si risolve con frasi ad effetto. Il mese scorso il pm di Milano, Leonardo Lesti, ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di processo, a carico dei rapper “Baby Gang”, nome d’arte del ventenne Zaccaria Mouhib, “NeimaEzza”, ossia Amine EzZaaraoui, anche lui 20 anni, Samy Dhahri, 19 anni e conosciuto come “Samy Free”, e di un 31enne albanese, di cui non sono state fornite le generalità, tutti indagati in un’inchiesta per una serie di rapine condotta dai carabinieri di Pioltello e dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura milanese.

Quattro gli episodi contestati, a vario titolo: tre casi avvenuti in una zona centrale della movida milanese, tra le Colonne di San Lorenzo e piazza Vetra nel maggio 2021, e l’ultimo a Vignate, nel Milanese, nel luglio dello scorso anno.

Ultimo episodio di cronaca di ieri:  secondo i primi accertamenti dei carabinieri il 20enne rapper Simba La Rue, di origini tunisine e cresciuto tra Francia e Italia e residente a Lecco, stava accompagnando a casa la fidanzata Dopo aver parcheggiato l’auto, è stato aggredito da un giovane armato di coltello e ha tentato di difendersi. Ricoverato in ospedale non sarebbe in pericolo di vita.

A carico di Simba La Rue c’è un Daspo dai locali di Milano per aver lanciato sassi nella discoteca Old Fashion.
L’aggressione al giovane è avvenuta pochi giorni dopo quella a un altro rapper, Baby Touché nella quale era coinvolto proprio il collega 20enne. Touché ha però chiarito la sua totale estraneità ai fatti, nonostante molti lo accusino di essersi “vendicato” dell’attacco subìto a sua volta. A gennaio Touché avrebbe indirizzato un dissing a Simba La Rue, il quale aveva già provocato una rissa con lancio di bottiglie che aveva coinvolto gli amici dei due rapper.
“Io faccio musica, solo musica, tutto il resto lasciatelo lontano da me, che non voglio fare la guerra”, ha dichiarato Baby Touché sui social. “Nessuno di noi vuole una madre che piange”.

Il sindaco Sala si difende dagli attacchi, ma in questo anno, dopo le promesse, che cosaha fatto per trovare soluzioni?

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