Siccità, Piazzale Bacone: volontari organizzano turni per innaffiare piante e cercano altri volontari

Milano

Per non lasciare morire le piante, vista l’incuria dell’amministrazione  “Abbiamo acqua e taniche, manca solo la manodopera. In questo periodo di forte siccità c’è bisogno dell’aiuto di tutti perché le piante soffrono molto”. E’ l’appello lanciato su Facebook da un gruppo di iscritti alla Social Street dei residenti di via Morgagni e dintorni per salvare le piante in vaso che adornano l’area di urbanistica tattica di piazzale Bacone realizzata lo scorso settembre all’altezza delle vie Spontini, Monteverdi, Matteucci e Paracelso nell’ambito del progetto ‘Piazze Aperte’. Secondo molti degli intervenuti nel dibattito social gli arbusti rischiano di non superare l’estate se non fosse per ‘la gentile cartolaia, il benzinaio e altri che aiutano a tenere bagnate le piante nei vasi’. I residenti stanno organizzando un calendario su turni, specie per agosto, quando le attività commerciali potrebbero chiudere per ferie e quindi verrebbe meno il volontariato degli esercenti. Il dibattito sul web è acceso sul tema della ‘manutenzione e della poca attenzione’ da parte del Comune per il corretto e costante abbeveraggio della piante: ‘Non si mettono piante simili in vaso (peraltro molto piccolo) se non si assicura una corretta manutenzione. – scrivono i residenti – Bellissima iniziativa salvarle, ma paghiamo fior di tasse e la gestione del verde non dovrebbe toccare ai singoli cittadini”. Sul punto interviene il presidente del Municipio 3 Caterina Antola: “Ringrazio tanto i cittadini che di stanno prestando a questa opera di volontariato. Che le le piante in vaso soffrano è indubbio. Questa situazione è provvisoria. Il grande problema è la siccità. Sto cercando in tutti modi di sollecitare gli interventi che mi dicono esserci tre volte la settimana”. Alle considerazione del presidente Antola risponde una volontaria: “Con questo caldo le mie piante le bagno tutti i giorni, la convenzione deve prevedere i cambi di stagione”. “Infatti, in inverno o periodi piovosi servirà molto meno annaffiare. Ma adesso non trovo corretto che le piante siano abbandonate alla buona volontà dei cittadini”, ribadisce un altro utente del gruppo mentre altri residenti si chiedono come sia possibile non aver predisposto con la piazza tattica anche un sistema automatico di irrigazione. E il pensiero va alla sorte della altre piante in vaso delle ‘Piazze Aperte’ della città.

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