Al via la riqualificazione delle case Aler di via Bolla 26/42 a Milano. La Giunta della Regione Lombardia ha infatti approvato le ‘Linee di intervento per la rigenerazione urbana’ di questi edifici. La delibera è stata proposta dall’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Alessandro Mattinzoli. Palazzo Lombardia spiega che le linee di intervento, già condivise in Prefettura con Comune di Milano e Aler negli incontri istituzionali del 19 gennaio, 30 marzo e 13 giugno scorsi prevedono, tra l’altro, la riqualificazione integrale dell’edificio A (civici 38-40-42), per una spesa di euro 22.016.790 euro (risorse regionali) e la riqualificazione energetica dell’edificio B (civici 26-28-30-32-34-36), per una spesa di euro 10.465.764 euro (risorse recuperabili attraverso il Superbonus ma comunque garantiti da stanziamenti regionali). Infine, 800 mila euro per le spese di trasferimento degli inquilini regolari in altri alloggi. “Un provvedimento – spiega il presidente Attilio Fontana – che definisce le linee di intervento per la riqualificazione e che rientra nell’ambito della rigenerazione urbana. Questo atto vuole essere un segnale forte e chiaro per riuscire a invertire definitivamente la rotta in una zona di Milano che per troppo tempo ha penalizzato la quotidianità delle persone perbene evidenziando differenze sociali inaccettabili”. Il provvedimento riepiloga le attività in capo ad Aler Milano, propedeutiche agli interventi di riqualificazione alcune già completate. Tra queste vengono segnalate: il censimento già effettuato degli assegnatari regolari e degli occupanti abusivi degli edifici A e B; il trasferimento, già effettuato, inquilini regolari nell’edificio A tranne che per due famiglie, cosa su cui Regione sollecita Aler a risolvere con immediatezza. Ulteriori attività sono: l’affidamento già effettuato dei lavori di efficientamento energetico dell’edificio B (i lavori saranno avviati in ottobre 2022), l’affidamento della progettazione dell’intervento di riqualificazione integrale dell’edificio A entro giugno 2022, infine i lavori per i certificati di prevenzione incendi entro agosto 2022. “Durante il percorso di condivisione delle linee di intervento in Prefettura – dichiara l’assessore Mattinzoli – Aler Milano ha già effettuato buona parte delle attività propedeutiche alla riqualificazione.
La delibera di oggi specifica le modalità d’azione e le risorse necessarie, delinea gli adempimenti necessari per la riqualificazione che coinvolgeranno tutti i soggetti istituzionali che hanno competenza in materia di ordine pubblico, sicurezza e politiche sociali”. La riqualificazione integrale dell’edificio A prevede, tra l’altro, il rifacimento delle facciate, la sostituzione dei serramenti, un nuovo impianto elettrico e l’installazione di un impianto fotovoltaico. Gli alloggi situati ai piani bassi saranno, inoltre, destinati agli anziani ed ai disabili motori. La riqualificazione energetica dell’edifico B ha invece l’obiettivo di risanare l’edificio attraverso l’efficientamento energetico. Tra i lavori previsti c’è l’adeguamento dell’altezza dei parapetti e nuovi impianti di ventilazione meccanica controllata nelle singole abitazioni. Previsto inoltre l’utilizzo di fonti rinnovabili per un uso razionale dell’energia grazie anche alla posa di un impianto fotovoltaico. “Noi – spiega Mattinzoli – abbiamo fatto tutto il nostro lavoro con la progettazione, il finanziamento e la mobilità a nostre spese dei regolari. Adesso spetta al Tavolo coordinato dalla Prefettura procedere agli sgomberi per permettere di effettuare i lavori. Con tutto il rispetto per le fragilità, queste non possono essere usate come scusa per allungare i tempi della messa in sicurezza del quartiere. Non sento nessuno invocare il tema delle fragilità appunto per le 24 mila famiglie in lista d’attesa da molti anni, sebbene anche molte di queste abbiano problemi simili. Inoltre il punto più rilevante, in questo momento – prosegue – è combattere l’illegalità tutelando i cittadini perbene che non possono vivere la vita serena che meritano. E comunque – precisa – se anche tutto dovesse procedere in tempi rapidi dobbiamo considerare questo un primo passo per riportare tutte le altre zone alla normalità”. “Ancora una volta, dunque – concludono Fontana e Mattinzoli – Regione Lombardia conferma il proprio impegno per migliorare le condizioni del proprio patrimonio abitativo. Il caso specifico di via Bolla riveste un significato particolare per le criticità riguardanti il contesto sociale e della sicurezza che riguardano questi edifici. Noi stiamo facendo la nostra parte, è necessario che si agisca in maniera forte e rigorosa, su ogni fronte, per garantire l’impegno di tutti. Soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle regole”.
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