“Nella Milano della riforestazione la cittadinanza è costretta ad assistere all’ennesimo scempio contro la natura. Nel giardino attorno allo storico Poligono di piazzale Accursio, destinato a ospitare la nuova sede del Consolato degli stati Uniti, al posto degli alberi che garantivano ombra e refrigerio oggi giacciono a terra tronchi e rami tagliati di fresco. Uno spettacolo desolante che suscita commenti di rabbia e dispiacere in chi, passeggiando si accorge dell’accaduto. Ci chiediamo se il sindaco Beppe Sala, presente alla posa della prima pietra della futura sede diplomatica, ignorasse il destino del verde attorno”. Non è il centrodestra che critica ma, in una nota, è la federazione milanese del Partito della Rifondazione Comunista.
Significa che lo scempio indiscriminato di Sala è sotto gli occhi di tutti, che il suo ambientalismo di facciata, vira sempre più verso l’utilitarismo, incurante delle conseguenze. E non si faccia osservare sì però…però fa e disfa senza rispetto, promette alberi a gògò, ma gli unici alberelli nei vasi di plastica dati per riqualificare le piazze tattiche, sono morti.