DDL Concorrenza, Taxiblu: 5 luglio sciopero generale, Governo non ci ascolta

Milano

 “Il Governo è completamente sordo alle richieste e alla situazione di migliaia di operatori Taxi che in virtù del Ddl concorrenza e del suo articolo 8 rischiano di perdere tutto. Sono 7 mesi che aspettiamo un’interlocuzione col Governo. Lunedì scorso siamo stati a Roma con un presidio davanti a Palazzo Chigi per consegnare un documento alla Presidenza del Consiglio dove evidenziamo le nostre perplessità sul noto articolo 8 del DDL in discussione alla Camera. Non siamo stati minimamente considerati, se non in tarda serata dal prefetto di Roma che si era fatto garante di un incontro per il giorno successivo. Martedì non abbiamo avuto nessun incontro o riscontro. Questo continuo ignorarci da parte del Governo ci ha portato a delineare un percorso che ci vedrà il 27 Giugno presenti con un presidio e un’assemblea a Roma e ad uno sciopero generale il 5 luglio. Purtroppo queste sono le ultime misure per noi disponibili per far valere le nostre ragioni. Stiamo assistendo al furto del nostro lavoro e della serenità delle nostre famiglie. Il tutto per consegnare un servizio pubblico in mano alle multinazionali, con la scusa che ce lo chieda l’Europa. Cosa che non è assolutamente vera e che è facilmente constatabile nella direttiva Bolkestein. Per noi è davvero un gran dispiacere dare un disservizio agli utenti, incolpevoli, ma veramente ci sono migliaia di famiglie che stanno per perdere anni di investimenti e sacrifici e un Governo che non accenna nemmeno ad ascoltare le nostre ragioni”. Lo dichiara Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040.

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