Sanità, i premi delle donne: il San Raffaele di Milano primo tra gli ospedali privati

Milano

E’ tra i quattro progetti vincitori del premio organizzato dalla community delle Donne protagoniste in sanità

Percorsi di salute dedicati alle donne e bilancio di genere e promozione delle pari opportunità nelle aziende sanitarie pubbliche e nelle organizzazioni private. Sono le due sfide che la community delle “Donne protagoniste in sanità” ha lanciato in occasione della convention che si tiene in questi giorni a Bologna e che ha visto premiare le quattro strutture più virtuose, due pubbliche e due private appunto, come “Protagoniste 2022”. I premi sono stati consegnati oggi in occasione della seconda giornata della convention, alla presenza della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Emma Petitti. 

Tra le aziende private, invece, è l’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano ad aggiudicarsi il primato con il suo Gender Equality Plan perché, si spiega nella motivazione, dimostra di promuovere una policy aziendale per migliorare il bilanciamento di genere nei percorsi di carriera, nelle commissioni, nei prodotti della ricerca e nelle presenze delle segreterie scientifiche e faculty dei congressi. Il Gender Equality Plan struttura obiettivi e azioni per la realizzazione dei quali viene destinato un budget con identificazione di responsabilità, tempi di realizzazione e un monitoraggio ex post.

Soddisfazione è stata espressa dalla coordinatrice della community “Donne protagoniste in sanità”, Monica Calamai: “L’iniziativa, che inauguriamo quest’anno e che diventerà permanente, è stata un successo incredibile. Sono stati presentati cento progetti rappresentativi di quasi tutte le regioni italiane e tutti sono significativi e di valore. Uno degli obiettivi che ci siamo poste con la Sfida 1 era promuovere percorsi per le pari opportunità, colmare il gap retributivo e di carriera. Per la seconda sfida intendevamo premiare percorsi di medicina di genere dedicati alla donna tenendo conto che determinate patologie hanno impatto diverso sulla donna rispetto all’uomo e valorizzando la sensibilità sui bisogni femminili”.

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