Va in onda un Pride da Guinnes, ma, nella sua Milano “inclusiva”, Sala non si è mai impegnato per i disabili,

Milano

“Per ribadire l’impegno per una città sempre più inclusiva e aperta alle differenze”, anche quest’anno il Comune di Milano mette in campo una serie di iniziative in occasione del Milano Pride, patrocinato dall’Amministrazione, che torna con un ricco palinsesto di eventi.”

 Sempre più inclusiva è il lessico usato e abusato dal Comune che ha, per così dire, una precisa idea di chi deve essere incluso e di “una città aperta” ai privilegiati considerati degni di attenzione da Sala. Nulla da dire sui diritti dei gay, nulla da dire se impongono le loro ragioni, qualcosa da dire sull’enfatizzazione con tram, bandiere, luci messi in campo dall’amministrazione per l’evento, con denari pubblici.

Il coinvolgimento delle biblioteche rappresenta la volontà di incontro per sensibilizzare, spiegare, cancellare pregiudizi.

E allora mi amareggia con rabbiosa constatazione, quanto non si fa, non si programma, non si cerca di risolvere quel tantum minimo per chi è affetto di disabilità, qualsiasi disabilità. Non ho mai visto dedicare una giornata  per capire, incontri per valorizzare le loro abilità, bandiere al vento per notificare i loro diritti, le loro esigenze.

La città è chiusa con barriere fisiche e pregiudiziali, non include il loro sommesso vivere, ma chiedono giustizia.

Per la cronaca “ Per prepararsi alla tradizionale parata del 2 luglio, le biblioteche comunali allestiranno delle vetrine con le opere presenti in ogni sede che trattano argomenti legati ai diritti e al pride. Contemporaneamente, il portale milano.biblioteche.it valorizzerà in homepage una selezione di bibliografie che mettono in evidenza tutti i titoli di fumetti, romanzi, saggi, dvd disponibili per il prestito e perfetti per chi vuole amare, imparare e, soprattutto, conoscere.
Le biblioteche diventeranno, inoltre, nei giorni di avvicinamento al Pride, luoghi di incontro e discussione sul tema dei diritti e dell’inclusione.
Lunedì 27 giugno la biblioteca Vigentina, in collaborazione con la biblioteca Calvairate, ospiterà un incontro organizzato da Agedo (Associazione Genitori di Omosessuali) durante il quale la proiezione del video “Amoredimmelo” rappresenterà un’occasione per discutere su come affrontare il coming out di una persona cara.
Martedì 28 giugno alle 16:00 in presenza e giovedì 30 giugno alle 20:30 online, la biblioteca Oglio, in collaborazione con Casa della Memoria, propone la lettura condivisa del romanzo “Ragazzi di vita” di Pier Paolo Pasolini, per scambiare opinioni ed emozioni su un’opera che ha dato dignità letteraria a temi e linguaggi fino ad allora censurati e che costò al giovane scrittore un processo per oltraggio al pudore.
Il 29 giugno alle 17:45 la biblioteca Sicilia proporrà, infine, la presentazione del libro di Barbara Mapelli “L’eterosessualità impensata. Quanto insegnano le minoranze” (Iacobelli, 2022), una ricerca sull’emergere, a partire dalle “cosiddette” minoranze sessuali racchiuse nell’acronimo LGBTQIA+, di nuove e impensate prospettive intorno a un’eterosessualità considerata da sempre modello e norma generale di riferimento.
La presentazione sarà riproposta il 30 giugno alle 17:30 presso la Casa dei diritti di via De Amicis 10, alla presenza dell’autrice che dialogherà con Ermanno Porro dell’associazione Maschile Plurale e Alessandra Ghimenti di Libera Università delle Donne.
Infine il 6 Luglio alle 18:00, in Casa dei Diritti, l’autrice Cristina Obber presenterà il libro “L’altra parte di me”. In collegamento anche Roberta Marasco che illustrerà il suo “Speciale Elsa” sui temi dell’amore omosessuale fra adolescenti, con la presenza di Agedo e di Daniele Camiciotti che presenterà lo spettacolo teatrale tratto dal testo di Obbert e dedicato alle scuole.
Tra le iniziative anche un podcast dedicato, a cura di Milano è memoria. “I pionieri delle unioni civili” sarà disponibile a partire dal 27 giugno su InComune – la Web Tv Radio del Comune di Milano.
La voce di Paolo Hutter, che nel 1992 celebrò simbolicamente le prime unioni civili di Gianni Delle Foglie e Ivan Dragoni, racconterà, in occasione del 30° anniversario, quella giornata che rappresenta uno dei primi passi della battaglia per il riconoscimento legale dell’unione tra persone dello stesso sesso.”

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