Riemerge una lettera scritta 80 anni fa che ne testimonia le umili origini: la madre scelse di dargli una prospettiva di vita migliore facendolo crescere in collegio.
Nel documento citato dal quotidiano la Repubblica e contenuto nel libro di Tommaso Ebhardt, la richiesta del maggio del 1942 di Grazia Rocco “vedova Del Vecchio” di accogliere nell’orfanotrofio di Milano il suo figlio più piccolo. Ecco le parole della donna che cambiarono il destino del suo quartogenito. “Spettabile direzione dell’orfanotrofio Martinitt. Io sottoscritta Rocco Grazia vedova Del-Vecchio faccio domanda acciò mi si potesse acconsentire di farmi presto ricoverare il mio bambino più piccolo Del-Vecchio Leonardo, dovendo io andare a lavorare e non avendo nessuno a chi affidarlo il piccolo mi starebbe su la strada e prima che mi abbia a capitarle qualche disgrazia preferisco il suo ricovero anche per una più accurata educazione. Voglio sperare che questa spettabile direzione vorrà prendere in considerazione la mia domanda e potermi presto aiutare. Faccio le mie più umili scuse e ringraziamenti anticipati, con ossequi e doveri”.
Il fondatore di Luxottica e presidente di EssilorLuxottica aveva 87 anni ed era uno degli uomini più ricchi d’Italia. Cavaliere del Lavoro, l’ex Martinitt (antica istituzione milanese che accoglieva orfani e bimbi abbandonati), era diventato negli ultimi 50 anni l’ago della bilancia del salotto finanziario milanese. Oltre al colosso degli occhiali aveva partecipazioni importanti in Mediobanca e Generali. È stato il classico self made man, nato a Milano nel 1935 da genitori emigrati dalla Puglia, era l’ultimo di quattro figli. La madre rimasta vedova poco prima di partorirlo non era stata in grado di accudirlo e preferì affidarlo al collegio dei Martinitt. Poi a 15 anni il primo lavoro, garzone in una fabbrica produttrice di coppe. Sono i proprietari di questa azienda, la Johnson, a spingerlo a frequentare all’Accademia di Brera corsi serali di design e incisione. Leonardo Del Vecchio nella sua lunga vita non è mai stato fermo. A 22 anni si trasferisce in Trentino e poi in Veneto. E proprio ad Agordo apre una bottega di montature per occhiali: la Luxottica. Siamo nel 1961 e l’azienda ha 14 operai e si specializza nella minuteria per occhialerie. Sessanta anni dopo Luxottica è un colosso da 80mila dipendenti, 9mila negozi e un fatturato di oltre 30 miliardi di euro. La sua vita professionale è stata lunga e ricca di traguardi. Anche quella privata non è stata da meno, magari un po’ più “colorita”. Sposato tre volte, ha sei figli: Claudio, Marisa, Paola (dal primo matrimonio con Luciana Nervo), Leonardo Maria (dall’attuale moglie Nicoletta Zampillo che ha sposato nel 1997 e, dopo il divorzio del 2000, ha risposato nel 2010), Luca e Clemente (nati nel 2001 e nel 2004, avuti dalla ex-compagna Sabina Grossi).
Zaia: “È stato artefice della riscossa della nostra terra” –
“Amo ripetere spesso che solo i pessimisti non fanno fortuna. Penso che il cavaliere Del Vecchio sia stato la dimostrazione vivente di questo modo di dire; un uomo che con la sua determinazione e la sua visione del lavoro, dal nulla si e’ attestato nella classifica degli imprenditori di maggior successo in tutto il mondo. Desidero ricordarlo come uno degli artefici della riscossa della nostra terra, in particolare del riscatto economico delle nostre montagne. Il Veneto gli deve molto”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Fu un imprenditore che ha guardato ben oltre i propri sogni – ha sottolineato Zaia -. Della bottega che aveva messo su con sudore ad Agordo poteva già considerarsi soddisfatto e realizzato alla fine degli anni Cinquanta. Ma da quella bottega è nata una piccola impresa, la Luxottica, che in breve è cresciuta fino ad essere una grandissima realtà produttiva, alla capo della quale Del Vecchio ha scalato la finanza internazionale, portando il Veneto alla ribalta del mondo. Sono numerosissime le persone delle nostre valli dolomitiche che grazie a lui hanno trovato un lavoro segnando la via del benessere per intere famiglie. Se il Veneto è oggi quella grande realtà produttiva ed economica che intendiamo mantenere e accrescere è grazie a figure come Del Vecchio che hanno creduto nel nostro lavoro e nella nostra gente. Invio le mie condoglianze ai familiari e a lui un pensiero”.
Lapo Elkann: “Leggenda assoluta dell’Italia” –
“Leonardo Del Vecchio è stato una leggenda assoluta dell’Italia e un faro nell’industria degli occhiali”. Lo ha ricordato Lapo Elkann in un tweet. “Nei diversi incontri – ha aggiunto – che ho avuto il privilegio di fare mi ha insegnato la ricerca della perfezione. Un grande abbraccio a tutta la sua famiglia e in particolare al mio amico Leonardo”.
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