Sindacati della Casa: ma sindacato di chi?

Milano

Sabato scorso sono scesi in piazza i sindacati della casa. Non tutti, ma una buona parte. E alcune richieste hanno messo in allarme chi questo mondo lo conosce bene. Nulla di nuovo, almeno da parte del Sunia, ma forse è il caso di approfondire la questione. Lo facciamo con Franco Vassallo, che del settore è ormai uno dei massimi esperti:

“Nel volantino del Sunia si può leggere, tra gli obiettivi della manifestazione di sabato scorso:

REGOLARIZZAZIONE DELLE FAMIGLIE OCCUPANTI PER NECESSITÀ; sgomberare famiglie in situazione di disagio economico non può essere la soluzione al problema delle occupazioni abusive: crediamo sia indispensabile dare la possibilità alle famiglie occupanti di alloggi pubblici che si trovano in stato di necessità o in condizione di disagio sociale ed economico di regolarizzare la propria posizione. Chiediamo alla luce delle modifiche apportate alla L.R.n.16/16 l’immediata costituzione di un Tavolo di discussione con Comune, Aler, Prefettura e Regione al fine di definire criteri e modalità per l’emersione dell’abusivismo.

Questa posizione raccoglie tutti gli errori di trent’anni di case pubbliche. Prima di tutto, le famiglie che sono in gradutatoria e a cui le case sono state rubate, sono in GRAVE emergenza abitativa. La differenza con gli occupanti è solo la volontà di rispettare le regole. Azione per cui nessuno andrebbe penalizzato. Secondo punto: già ora in presenza di minori, disabili e persone fragili gli sfratti non avvengono. Spesso non avvengono nemmeno in presenza di queste categorie protette. Quindi, di preciso, di chi e di cosa parliamo?

Parliamo di una concezione della casa che causa tutti gli altri problemi: l’abusivismo sottrae risorse, quindi diminuisce le manutenzioni. L’abusivismo toglie fiducia nelle istituzioni, quindi diminuisce l’attenzione di chi vive nelle case popolari ai buoni comportamenti e alla cura dello stabile. Inoltre, l’abusivismo si diffonde per contagio: se quello dietro di me in fila salta in testa, perché non dovrei farlo anche io? L’abusivismo, in ultimo e sappiamo che a pochi interessa, danneggia in maniera sproporzionata gli inquilini italiani e gli aspiranti tali. Non serve certo che vi dica chi e come li favorisce. Ecco, in tutto questo resta una domanda: chi difende il sindacato inquilini?

E soprattutto, come correttamente l’UNIAT fa notare, come mai nella manifestazione MM ne è uscita sostanzialmente indenne da critiche? Non ha molto senso, sono loro quelli che sfrattano di più e se ne vantano costantemente. Eppure, per il gestore delle case comunali c’è sempre una via d’uscita, un atteggiamento morbido e conciliante. Quasi fosse, ma sicuramente non sarà così, che MM e alcuni sindacati avessero legami troppo stretti. Magari nati dalla frequentazione delle stesse sedi di partito. Reitero, certamente non siamo di fronte ad un sindacato giallo. Però la moglie di Cesare, oltre ad essere onesta, dovrebbe dimostrare anche di esserlo. E dubito che manifestazioni come quella di sabato aiutino nel compito”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.