E’ una questione di dignità. E intendo che la cosiddetta accoglienza senza se e senza ma lede la mia dignità di appartenere a una nazione che butta all’ammasso in un porcilaio di degrado gli immigrati, che non dà loro alcuna prospettiva, che praticamente li abbandona come sacchi inutili. E non voglio fare un discorso politico, ma evidenziare che gli sbarchi senza filtri, senza la collaborazione europea è diventato “importazione” di clandestini, di colpevoli di reati pregressi, ricettacolo di rabbia, di violenza, di volontà di sopraffazione.
Inutile dire che il programma per l’immigrazione non esiste e neppure si sta ipoteticamente predisponendo, ma i numeri fanno paura.
“A me sembra che l’unica cosa disumana, oggi come oggi, sia la situazione dell’hotspot a Lampedusa. 1800 migranti, in un contesto che può ospitarne 350, su un’isola di 6mila abitanti. Dobbiamo bloccare di nuovo le partenze: l’Italia non può continuare ad essere il campo profughi d’Europa. Siamo a 31mila sbarchi ad oggi. Di questi, 25mila in Sicilia. Se difendere i confini nazionali vuol dire difendere quelli europei, allora l’Italia è stata lasciata sola…«Dico che le immagini che stiamo vedendo sono del tutto inaccettabili. Sono fotografie della negazione dei più elementari diritti. Stupisce che la sinistra, che è sempre attenta ai diritti umani, taccia del tutto. Diventano fondamentali gli accordi di partenariato con i Paesi di partenza e di transito. E attenzione: meno sbarchi in Italia vuol dire meno sbarchi in Europa. Bisognerebbe gestire i flussi. Se c’è un destinatario adatto ad un appello, quello è il presidente del Consiglio: grazie all’autorevolezza che ha e che ha dimostrato, Draghi può risvegliare una soluzione europea. Qualora l’Europa non ascoltasse l’Italia, allora dovremmo mettere in campo – lo ripeto – una soluzione nazionale», dichiara a Il Giornale Il sottosegretario del ministero dell’Interno Nicola Molteni.
E pare strano che un paese civile che si proclama attento al rispetto dei diritti, neghi ai “neri” (detto con rispetto) il diritto di essere persone e di essere trattate come tali.
Il loro odio per gli italiani, il loro desiderio di rivendicazione, nasce anche da qui. Il che ovviamente non giustifica in alcun modo gli episodi di illegalità di cui si rendono protagonisti.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano