Niente aria condizionata sui mezzi pubblici, a Milano esplode la protesta

Milano

I meteorologi gridano all’allerta: ci troviamo davanti alla settimana più calda dell’estate. Siamo vicini al record termico del 2003, quell’11 agosto in cui in città il termometro ha registrato la temperatura di 39,8 gradi. Almeno fino al 25 luglio, Milano sarà stretta dentro una morsa di afa tropicale. E mentre inizia l’esodo prematuro dei vacanzieri, le piscine e i parchi si riempiono, i negozi climatizzati sono presi d’assalto, viaggiare sui mezzi pubblici cittadini può diventare un vero e proprio incubo. Un inferno, nel senso letterale della parola: una punizione da scontare rosolando a fuoco lento.

La metro gialla è la peggiore

La maggior parte delle proteste social, dirette all’account ufficiale di Atm, è indirizzata verso la linea gialla della metropolitana, dove la metà dei mezzi è sprovvista di aria condizionata. Tanti, troppi i guasti o i treni d’epoca. “Segnalo che sulla linea gialla la mattina non c’è mai l’aria condizionata e questo rende il viaggio piuttosto faticoso, considerate le temperature esterne”. E ancora. “Mi sono rotto della M3, senza aria condizionata e piena zeppa di persone”. “Sulla M3 ancora i vecchi treni senza aria condizionata. Vergognatevi”.

Le altre linee e i mezzi di superficie
Ma le segnalazioni prendono di mira anche le altre linee, dalla rossa M1 alla verde M2: troppo spesso, sulle banchine, arrivano vagoni con l’aria condizionata spenta. Il contrario della lilla, metropolitana di ultima generazione con la climatizzazione già costruita a bordo.

Così come alcuni mezzi di superficie, su tutti il tram 14. “Prendo il 14 tutte le mattine da Piazza Firenze, e non c’è MAI l’aria condizionata”. “Come mai nella linea 14 non c’è mai nemmeno un filo di aria condizionata? Non si possono aprire le finestre, e con 30 gradi fuori il rischio che le persone si sentano male è piuttosto alto”. Non si respira, e le mascherine obbligatorie da questo punto di vista certo non aiutano. “Sul tram 24 si crepa di caldo, e con le mascherine si soffoca”.

Un momento di fuoco per chi si sposta, e non solo a causa delle temperature africane. “Scusate, ma vi sembra possibile che un milanese debba scegliere tra lo sciopero dei tassisti o morire di caldo sui mezzi?”. (Fanpage)

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