Non si arrestano le alte temperature in tutta Italia. Specialmente in metropoli come Milano, dove l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha scattato una foto di una città rovente, simbolo della situazione che i suoi abitanti stanno vivendo.
Mentre sulla pagina Facebook “ForestaMI e poi Dimenticami?” amministrata da Adriana Berra continuano le segnalazioni dei cittadini, insoddisfatti dello stato degli alberi piantati con l’iniziativa comunale ForestaMI, il sindaco di Milano Beppe Sala sta cercando di porre rimedio al loro malcontento.
Nei giorni scorsi il sindaco ha modificato l’ordinanza anti-siccità che aveva emesso il 25 giugno, in cui sostanzialmente era stato vietato di innaffiare il verde pubblico sia nelle ore diurne che notturne. Da ora in poi si potrà tornare a innaffiare piante, arbusti, giardini e prati, ma solamente dalle ore 22 alle ore 8, per evitare che l’acqua evapori per il troppo caldo.
La prima ordinanza era stata emessa dal sindaco in linea con il provvedimento della regione Lombardia, ma il problema di questa scelta è a monte. La disposizione doveva intervenire sui comuni a rischio siccità. Ne abbiamo parlato con Francesca Cucchiara, consigliera comunale Europa Verde di Milano, che ci ha fatto un punto della situazione.
“Queste misure (prese dalla regione ndr) erano destinate a comuni in crisi idrica non certo a Milano. A Milano il sindaco ha fatto questa ordinanza, però di fatto il problema non sussiste perché c’è una falda acquifera sotto Milano, che potrebbe rimanere intatta anche fino al 2030 anche in assenza di pioggia. Quindi il problema idrico non c’è”, spiega Cucchiara. Come racconta la consigliera di Europa Verde, le misure prese dal Comune prevedevano il divieto di bagnare gli alberi ma subito dopo è stato fatto un dietrofront. Europa Verde da subito ha fatto presente che questo era un errore, ci spiega Cucchiara, come lo era anche il fatto di chiudere le fontane che avevano il ricircolo dell’acqua.
“Pochi giorni fa la giunta ha fatto dietrofront, però di fatto il danno c’è stato. Lo hanno visto i cittadini, che si sono attivati con l’iniziativa di BagnaMI proprio per salvarli”, racconta Cucchiara, spiegando come questa decisione però abbia generato sia un danno ambientale che economico. Per questo motivo i consiglieri di Europa Verde hanno chiesto il ritiro dell’ordinanza, ammettendo che è stato fatto un errore di valutazione.
Al momento il comune si sta muovendo con 15 autobotti, che si stanno spostando in tutta la città di Milano per dare acqua alle piante. Mancano degli impianti di irrigazione dedicati, che rispondano alla situazione di siccità. Cucchiara segnala che c’è bisogno di mettere mano alle infrastrutture per intervenire anche sui prati secchi, che se non curati con efficienza creano delle isole di calore.
Interventi mirati devono essere presi anche per la creazione di pozzi, utili per irrigare strutturalmente le aree verdi. Cucchiara ci spiega che le politiche di riqualificazione di Milano dovrebbero tener conto di una strategia che eviti la creazione di nuove isole di calore. A tal proposito, la consigliera di Europa Verde vorrebbe vedere anche nuovi alberi in zone che sono prevalentemente “di cemento”, facendo l’esempio di Corso Buenos Aires.
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