E Milano si risvegliò nel caos. Semafori in tilt in tutta la città, o quasi: da Bovisa a Isola fino ad arrivare a Repubblica e Porta Venezia. Sin dal primissimo mattino, i semafori nel migliore dei casi proponevano la luce lampeggiante gialla, nel peggiore invece non proponevano alcuna luce. Spenti. Kaputt. Fuoriuso. Scontati i disagi ma soprattutto i pericoli per automobilisti e pedoni. Ad ogni incrocio ingorghi di auto e scene di pura isteria, il tutto in uno degli orari in cui il traffico stradale è dei più marcati. Poi il timore dei pedoni: posso attraversare oppure no? Il rischio di essere falciati, per ovvie ragioni, schizzava alle stelle. Insomma, non solo la crisi di governo: anche quella dei semafori. E la confusione è totale. Possibile che lo stop alla segnaletica stradale sia dovuto a un blackout, un po’ come è accaduto a Trieste alla vigilia, dove in diversi rioni i semafori sono andati in tilt. A Milano, come in tutta Italia, il caldo atroce ha iniziato a picchiare durissimo sin dalle prime luci dell’alba, senza aver mai concesso tregua nella notte. Dunque, il sovraccarico energetico potrebbe aver determinato il blackout, l’ultimo di una lunga serie che sta colpendo la città alle prese con temperature roventi. (Fonte Libero)
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