Dal vincitore del Premio Strega Mario Desiati a Fred Vargas, ecco 10 libri coinvolgenti che vi distrarranno dal caldo per un po’.
10 libri da leggere per immergersi in storie coinvolgenti, distrarsi e non accorgersi del caldo estivo.
Questa stagione si prospetta una delle più calde di tutti i tempi. Già dagli inizi di giugno, le temperature sembrano non voler dare tregua alla nostra penisola ma anche all’Europa intera. E se molti di noi non possono permettersi di andare al mare e non hanno la possibilità di usufruire dell’aria condizionata, ci resta un’ultima soluzione: immergerci in letture tanto appassionanti da distrarci e non pensare, almeno per un po’, al caldo torrido che interessa le nostre città.
Ce n’è per tutti i gusti, dal recentissimo vincitore del Premio Strega Mario Desiati, con il suo “Spatriati”, a Fred Vargas, con “Tempi glaciali”. Ecco a voi 10 libri da leggere per non accorgersi del caldo!
10 libri da leggere per non accorgersi del caldo
1. “Spatriati” di Mario Desiati
Il primo titolo che vi consigliamo fra i 10 libri da leggere per non accorgersi del caldo è, per l’appunto, “Spatriati”, il romanzo con cui Mario Desiati ha conquistato i giudici nell’ultima edizione del Premio Strega. Siamo sicuri che questo titolo sarà in grado, almeno per qualche ora, di farvi distrarre dalle altissime temperature di questi giorni.
Claudia è solitaria ma sicura di sé, stravagante, si veste da uomo. Francesco è acceso e frenato da una fede dogmatica e al tempo stesso incerta. Lei lo provoca: lo sai che tua madre e mio padre sono amanti? Ma negli occhi di quel ragazzo remissivo intravede una scintilla in cui si riconosce. Da quel momento non si lasciano più.
A Claudia però la provincia sta stretta, fugge appena può, prima Londra, poi Milano e infine Berlino, la capitale europea della trasgressione; Francesco resta fermo e scava dentro di sé. Diventano adulti insieme, in un gioco simbiotico di allontanamento e rincorsa, in cui finiscono sempre per ritrovarsi. Mario Desiati mette in scena le mille complessità di una generazione irregolare, fluida, sradicata: la sua.
Quella di chi oggi ha quarant’anni e non ha avuto paura di cercare lontano da casa il proprio posto nel mondo, di chi si è sentito davvero un cittadino d’Europa. Con una scrittura poetica ma urticante, capace di grande tenerezza, dopo “Candore” torna a raccontare le mille forme che può assumere il desiderio quando viene lasciato libero di manifestarsi. Senza timore di toccare le corde del romanticismo, senza pudore nell’indagare i dettagli più ruvidi dell’istinto e dei corpi, interroga il sesso e lo rivela per quello che è: una delle tante posture inventate dagli esseri umani per cercare di essere felici.
«A volte si leggono romanzi solo per sapere che qualcuno ci è già passato». Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell’atrio della scuola: è una folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita. Cresceranno insieme, bisticciando come l’acqua e il fuoco, divergenti e inquieti.
Lei spavalda, capelli rossi e cravatta, sempre in fuga, lui schivo ma bruciato dalla curiosità erotica. Sono due spatriati, irregolari, o semplicemente giovani. Un romanzo sull’appartenenza e l’accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi.
2. “L’isola sotto il mare” di Isabel Allende
Ecco un romanzo che vi terrà incollati alle sue pagine per ore e vi farà viaggiare talmente lontano da non farvi avvertire il caldo torrido di questi giorni. Fra i 10 libri che vi consigliamo per non accorgersi del caldo c’è “L’isola sotto il mare” di Isabel Allende.
Le eroine di Isabel Allende recano tutte il medesimo tratto dominante: la passione. Sono le passioni a scolpirne il destino. E Zarité Sedella, detta Tété, ultima incarnazione della donna come la vuole Isabel, non fa eccezione. 1770, Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell’isola, il lavoro degli schiavi.
Tété impara presto com’è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l’ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l’affrancamento degli schiavi.
È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all’annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi – soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. Contro il fondale animatissimo della storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un’eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni.
3. “La compagnia dell’anello” di J.R.R. Tolkien
Il terzo titolo che vi suggeriamo fra i 10 libri per distrarsi dal caldo è il primo volume della saga del “Signore degli Anelli”, un grande classico della letteratura del XX secolo. Adatto a tutti gli amanti del fantasy, questo romanzo è talmente coinvolgente da riuscire a trasportare chiunque lo legga in un mondo fantastico pieno di misteri e avventure.
La Compagnia dell’Anello si apre nella Contea, un idilliaco paese agricolo dove vivono gli Hobbit, piccoli esseri lieti, saggi e longevi. La quiete è turbata dall’arrivo dello stregone Gandalf, che convince Frodo a partire per il paese delle tenebre, Mordor, dove dovrà gettare nelle fiamme del Monte Fato il terribile Anello del Potere, giunto nelle sue mani per una serie di incredibili circostanze.
Un gruppo di hobbit lo accompagna e strada facendo si aggiungono alla banda l’elfo, il nano e alcuni uomini, tutti uniti nella lotta contro il Male. La Compagnia affronta un cammino lungo e pericoloso, finché i suoi membri si disperdono, minacciati da forze oscure, mentre la meta sembra allontanarsi sempre di più.
4. “Tre camere a Manhattan” di Georges Simenon
Fra i 10 libri consigliati per non accorgersi del caldo c’è anche “Tre camere a Manhattan”, un vero capolavoro nato dalla penna di Georges Simenon, che con le sue storie e lo stile che lo contraddistingue ha prodotto dei romanzi a dir poco affascinanti. Mario Andre Rigoni ha così descritto “Tre camere a Manhattan”:
«Nottambuli, il celebre quadro dipinto da Hopper nel 1942 e presto divenuto l’emblema della solitudine metropolitana, in particolare del fascino desolato della notte newyorchese, sarebbe l’illustrazione più adatta ad accompagnare Tre camere a Manhattan … Protagonisti sono un uomo e una donna irrimediabilmente soli, non più giovanissimi, ciascuno con un matrimonio rovinoso alle spalle e con figli che non vedono da molto tempo … Simenon, in questo romantico capolavoro ambientato nella più romantica delle città moderne, si rivela un maestro della psicologia amorosa, un conoscitore sapiente di tutte le sue ambiguità più profonde ma anche dei suoi trionfi più folgoranti. In questo caso egli ha scritto un entusiasmante romanzo d’iniziazione all’amore, anzi: d’iniziazione allo scandalo felice della vita».
5. “Lacci” di Domenico Starnone
“Lacci”, il quinto titolo che vi consigliamo fra i 10 libri per distrarsi dal caldo, è un piccolo capolavoro di Domenico Starnone da cui è stato recentemente tratto un lungometraggio di successo.
“Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie”. Si apre cosi la lettera che Vanda scrive al marito che se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta. Si sono sposati giovani all’inizio degli anni Sessanta, per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro il mondo è cambiato, e ritrovarsi a trent’anni con una famiglia a carico è diventato un segno di arretratezza più che di autonomia.
Perciò adesso lui se ne sta a Roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a Napoli con i figli, a misurare l’estensione del silenzio e il crescere dell’estraneità. Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? Perché niente è più radicale dell’abbandono, ma niente è più tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre.
E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte. Domenico Starnone ci regala una storia emozionante e fortissima, il racconto di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera.
6. “I Vicerè” di Federico De Roberto
Fra i 10 libri da leggere per non accorgersi del caldo non poteva mancare un romanzo familiare. Noi vi suggeriamo “I Vicerè” di Federico De Roberto, un’opera appassionante, da cui è anche stato tratto un film, che descrive come in un affresco la vita e il percorso di una famiglia di nobili catanesi nel periodo del Risorgimento.
Nel momento in cui la storia siciliana si fa storia italiana, De Roberto affonda con gelido distacco il suo bisturi nel “decadimento fisico e morale di una stirpe esausta”, e se ne serve per rappresentare la cancrena di un’intera nazione.
Il racconto si svolge tutto fra un testamento e un comizio: il primo apre il romanzo, testimoniando l’antico familismo feudale, il secondo lo chiude, dando voce alla mistificazione risorgimentale, al trasformismo, alla demagogia della nuova politica. Saranno le parole dell’ultimo erede della famiglia a segnare la pace fatta tra vecchio e nuovo: “Ora che l’Italia è fatta, dobbiamo fare gli affari nostri”.
7. “Il Conte di Montecristo” di Alexandre Dumas
Ecco un grande classico della letteratura francese – e mondiale – che vi accompagnerà per un po’ nei giorni di calura estiva. Fra i 10 libri per combattere il caldo, “Il Conte di Montecristo” è la lettura giusta per voi se amate l’avventura e le storie in cui non manca un pizzico di romanticismo.
Ha centosettant’anni, ma non perde un colpo. Pubblicato a puntate fra l’agosto 1844 e il gennaio 1846 sul “Journal des Débats”, mentre Dumas lo stava ancora scrivendo (con l’aiuto di un ghost-writer, Auguste Maquet), senza sapere nemmeno lui come l’avrebbe concluso, e intanto metteva in cantiere altri due o tre romanzi, “Il conte di Montecristo” ha lasciato, e lascia tuttora, col fiato sospeso folle di lettori di ogni estrazione sociale e di ogni paese.
Nessun romanzo, forse, ha avuto tante edizioni (settantasei solo in Italia, già dal 1846), tanti adattamenti cinematografici (il primo nel 1922) e televisivi; è diventato un musical, un fumetto con Paperino, è stato immortalato sulle figurine Liebig e condensato nelle strisce della Magnesia San Pellegrino; oggi ispira la serie americana “Revenge”.
Tutti quindi possono dire di conoscerne almeno a grandi linee la trama e il protagonista, anche chi non lo ha mai letto. Ma non c’è trasposizione, necessariamente lacunosa, data la mole del romanzo, che valga il godimento di aprirlo e rimanere intrappolati senza scampo nel suo inesorabile ingranaggio narrativo, che funziona sempre anche se si sa già come andrà a finire la vicenda. I suoi stessi difetti, le ripetizioni, le digressioni, le zeppe, sono funzionali al piacere della lettura.
8. “Assassinio allo specchio” di Agatha Christie
Fra i 10 libri da leggere per distrarsi dal caldo non poteva mancare un giallo. Quello che vi consigliamo noi è “Assassinio allo specchio” di Agatha Christie.
Il villaggio di St Mary Mead è in grande fermento. Marina Gregg, una delle più famose dive di Hollywood, ha deciso di trasferirsi in questa piacevole località, e per l’occasione ha invitato tutta la cittadinanza a visitare la sua nuova magione. L’avvenimento, però, si svolge in maniera completamente diversa dal previsto: una delle ospiti, Heather Badcock, muore nel corso del ricevimento.
Avvelenata, come rivelerà l’autopsia. Alcuni invitati raccontano che pochi istanti prima del delitto la vittima sembrava quasi pietrificata dall’orrore. Ma chi, fra i partecipanti al party di beneficenza, può averla sconvolta a tal punto? Prefazione di Stefano Benvenuti.
9 . “4 3 2 1” di Paul Auster
Vi siete mai chiesti come cambierebbero le storie che leggiamo – e quelle che viviamo ogni giorno – al cambiare dell’ordine degli eventi, delle piccole decisioni quotidiane, delle più insignificanti interazioni con gli sconosciuti? Se leggere un romanzo corposo non vi spaventa, ma anzi vi invoglia a proseguire nella lettura, fra tutti i 10 libri che vi consigliamo per combattere il caldo, questo è il titolo che fa per voi.
Cosa sarebbe stato della nostra vita se invece di quella scelta ne avessimo fatta un’altra? Che persone saremmo oggi se quel giorno non avessimo perso il treno, se avessimo risposto al saluto di quella ragazza, se ci fossimo iscritti a quell’altra scuola, se… Ogni vita nasconde, e protegge, dentro di sé tutte le altre che non si sono realizzate, che sono rimaste solo potenziali. E cosi ogni individuo conserva al suo interno, come clandestini su una nave di notte, le ombre di tutte le altre persone che sarebbe potuto diventare.
La letteratura, e il romanzo in particolare, ha da sempre esplorato la «vita virtuale»: non la vita dei computer, ma i destini alternativi a quelli che il caso o la storia hanno deciso, quasi che attraverso la lettura si riesca a fare esperienza di esistenze alternative. Paul Auster ha deciso di prendere alla lettera questo compito che la letteratura si è data: e ha scritto “4321”, il romanzo di tutte le vite di Archie Ferguson, quella che ha avuto e quelle che avrebbe potuto avere.
Fin dalla nascita Archie imbocca quattro sentieri diversi che porteranno a vite diverse e singolarmente simili, con elementi che ritornano ogni volta in una veste diversa: tutti gli Archie, ad esempio, subiranno l’incantesimo della splendida Amy. Auster racconta le quattro vite possibili di Archie in parallelo, come fossero quattro libri in uno, costruendo un’opera monumentale, dal fascino vertiginoso e dal passo dickensiano, per il brulicare di vita e di personaggi.
Ma c’è molto altro in “4321”. C’è la scoperta del sesso e della poesia, ci sono le proteste per i diritti civili e l’assassinio di Kennedy, c’è lo sport e il Sessantotto, c’è Parigi e c’è New York, c’è tutta l’opera di Auster, come un grande bilancio della maturità, e ci sono tutti i maestri che l’hanno ispirato, c’è il fato e la fatalità, c’è la morte e il desiderio.
10. “Tempi glaciali” di Fred Vargas
Concludiamo il nostro articolo sui 10 libri da leggere per non accorgersi del caldo con un titolo “glaciale” che vi terrà incollati alle pagine per un po’.
Si è mobilitata tutta l’Anticrimine del tredicesimo arrondissement di Parigi sul caso dei due apparenti suicidi. Il coltissimo capitano Danglard, grande estimatore di vino bianco, l’energica Violette Retancourt, lo specialistica in pesci d’acqua dolce Voisenet.
Ma soprattutto lo svagato, irresistibile, “spalatore di nuvole”, il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. Tutto inizia col ritrovamento di due corpi e la scoperta di uno strano simbolo scarabocchiato accanto a ciascuno di essi. Ma come sempre accade nelle storie di Fred Vargas, questo non è che l’avvio di una avventura che finirà per snodarsi in mezza Europa tra una balzana setta di adepti della Rivoluzione francese e una gita in Islanda finita in tragedia.
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