Che ne sarà di queste dieci famiglie? Oggi lo sfratto degli anziani di via Dardanoni

Milano

Le dieci famiglie del civico 10 di via Dardanoni saranno sgomberate oggi per volere della proprietà, la Open srl, Si avvera così il peggiore degli incubi per questi inquilini, la maggior parte ottantenni e novantenni con reddito basso, che per mesi hanno tentato di scongiurare il pericolo. I poveretti si troveranno per strada senza una casa e con le temperature terribili di questi giorni. La vicenda di questo edificio si trascina da tempo. Libero se ne è occupato per primo qualche settimana fa. Tutto ha inizio nel 2001, quando lo stabile di via Dardanoni, grazie a una convenzione stipulata tra il Comune di Milano e la precedente società, Delfina srl, permette alle famiglie di trovare un alloggio a prezzi calmierati.

L’accordo tra ente e i privati ha una durata di 16 anni, al termine dei quali la società fallisce e viene nominato un custode fallimentare per la palazzina. E’ il Tribunale di Monza a gestire la procedura. La struttura viene messa all’asta e ad aggiudicarsi l’immobile è la società attuale, Open srl. Immediato è il tentativo da parte degli inquilini, supportati dal Sicet (Sindacato inquilini casa e territorio), di aprire una nuova trattativa per il rinnovo dei contratti d’affitto, con prezzi sempre moderati. La nuova proprietà, vero, si rifiuta di trattare con gli inquilini e fa capire che gli appartamenti vanno liberati il prima possibile. Il sindacato, come prima reazione, promuove un’azione legale al Tribunale di Monza contro l’ordine di liberazione ma i giudici la respingono: «Noi non diciamo che queste persone debbano per forza rimanere lì per sempre ma almeno ci diano il tempo per capire il da farsi», spiega il Sicet, «per questa chiediamo il rinvio delle procedure di sfratto per consentire di trovare un’alternativa abitativa. Siamo allibiti dalle risposte della proprietà». Quello che sconcerta è che ad essere sfrattati siano persone anziane che chiaramente hanno difficolta a trovare una soluzione alternativa. E che in questo periodo dell’anno potrebbero andare incontro a disagi notevoli. II sindacato cerca una sponda anche nel Comune, con la consapevolezza che essendo scaduta la convenzione non può gestire lo sfratto ma può aiutare a cercare soluzioni. «II Comune», ha dichiarato la segretaria generale della Federazione nazionale pensionati Cisl Gabriella Tonello, «può tollerare degli anziani finiscano in strada a Milano? Vogliamo che prosegua l’espulsione delle famiglie meno facoltose dai quartieri della città a favore di altre speculazioni edilizie?», Per Tonello, il Comune «potrebbe prendere una posizione chiara di condanna, convocando un tavolo per ricercare altre soluzioni», D’altronde l’impennata dei prezzi di case e appartamenti registrata nell’ultimo anno non aiuta la situazione. Gli anziani, come conferma il sindacato inquilini Sicet, sono pensionati che, senza convenzioni come quella stipulata negli anni precedenti, non potrebbero mai permettersi il prezzo di un normale affitto a Milano. (Libero)

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