Ma di che vogliamo parlare? Le notizie, le balle, il bagno di onnipotenza dei politici, lo sguardo egoistico per le proprie tasche, le contraddizioni nelle scelte, i veti o l’accoglienza dei nemici, le aspirazioni più che ambiziose per una notorietà da polemista, i nudi esibiti, le corna sbandierate, i fan da social, il gas russo tagliato, i putiniani nascosti antisistema, il partito dei giornalisti, il caro prezzi, la povertà dilagante, l’astrattismo di una politica non sense sono tutti argomenti da prima pagina, da servizio esclusivo in TV, quasi che questo tourbillon sostituisse il pane, la necessità quotidiana di sopravvivenza per molti.
E l’incazzatura di chi sogna proposte che si spera siano realizzabili, ovviamente con una linea politica contestualizzata, eventualmente opposta l’una all’altra, ma decifrabile.
In TV: opinionisti da trani, pagati per esprimere insulti (non tutti), conduttori bendati da ideologie faziose (non tutti), urla senza costrutto, tempi infiniti per non dire niente, rapporti personali di odio squadernati come verità assolute: ma davvero fanno audience i litigi a voce che più alta non si può?
Si dirà che questa è una fase della politica, vivace, molto contrapposta, ma nella mia “medietà” vedo un gigantesco pallottoliere per fare diligentemente la somma dei partiti a sinistra e uno slancio verso la compattezza che i sondaggi esigono, a destra.
La ONG (si fa per dire) di Letta ha una capienza illimitata, ha imposto un credo antistorico e ridicolo “Antifascismo”, unisce gli eredi di Stalin e i fuoriusciti liberali doc da Forza Italia (mi piacerebbe vedere l’abbraccio tra Fratoianni e Carfagna), il Di Maio che ha rinnegato dopo 10 anni il Vaffa, inteso come programma, dei 5 stelle al bar con Calenda, ecc.
Berlusconi, Meloni, Salvini (ordine alfabetico) e i cespugli centristi, navigano tra le onde con i sondaggi in poppa, il mare non è ancora calmo, ma sperano che la bonaccia sia vicina.
Aspettando Godot.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano